Smartphone: vendite crollano nel primo trimestre 2020
Crollo del 20% delle vendite di smartphone nel primo trimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. La pandemia di covid-19 e le misure adottate dai vari governi hanno avuto forti impatti negativi su molti settori. Altri, invece, hanno visto una crescita della domanda e del fatturato, come ad esempio la GDO o alcune big del mondo digitale, portando a forti crescite del valore di alcune aziende. Tuttavia, secondo quanto emerge da un’analisi di Gartner, la crescita del tech non ha riguardato il mondo degli smartphone che, invece, ha registrato una forte crollo di vendite.
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I numeri
Oltre il 60% del mercato mondiale degli smartphone è in mano a 5 grandi brand. Secondo Gartner, per quanto riguarda le vendite globali agli end users nel primo trimestre 2020, Samsung è in testa con il 18,5% del market share ed è seguita da Huawei (14,2%), Apple (13,7%), Xiaomi (9,3%), OPPO (8%). Tuttavia, ad eccezione di Xiaomi, tutte le compagnie hanno registrato un crollo delle vendite nel primo trimestre 2020 se confrontato allo stesso periodo dello scorso anno: Samsung -22,7%, Huawei -27,3%, Apple -8,2%, OPPO -19,1%. Per quanto riguarda le società che hanno fette di mercato più piccole, il dato aggregato della variazione di vendite risulta essere -24,2%. In controtendenza Xiaomi che registra un +1,4%. I risultati di Xiaomi sono dovuti alla crescita di vendite di dispositivi Redmi sui mercati internazionali e agli sforzi crescenti della compagnia nella direzione dei canali di distribuzione online. Il numero di smartphone venduti nel mondo passa dalle 375 milioni di unità nel primo trimestre 2019 alle 299 milioni di unità nello stesso periodo del 2020.
Le strategie e i problemi
Samsung e Huawei
Samsung ha incrementato le scorte nei canali di distribuzione in preparazione al lancio di un nuovo smartphone, ma l’inefficienza dei canali online della compagnia e l’effetto del lockdown hanno portato a minori vendite agli utenti finali rispetto alle vendite nei canali di distribuzione. Huawei, pur mantenendo la seconda posizione come quota di mercato, registra la peggiore performance nel trimestre tra i cinque colossi mondiali degli smartphone con il 27,3% di vendite in meno yer-over-year. Huawei affronta un periodo difficile: l’assenza dei servizi Google ha avuto un forte impatto sulle vendite di smartphone a livello globale nonostante lo sviluppo da parte della società dell’ecosistema Huawei Mobile Service.
Apple e OPPO
Il crollo di vendite di Apple non è imputabile alla situazione cinese al contrario della maggior parte dei diretti competitor (Huawei, OPPO, Vivo). Tuttavia, anche la situazione della Apple non è stata facile a causa delle difficoltà dal lato degli approvvigionamenti e del calo di vendite dovuto alla chiusura dei negozi fisici. Apple aveva registrato un buon inizio anno trainato dalle nuove linee di prodotti e, secondo le stime, le vendite di iPhone nel corso dell’anno avrebbero raggiunto livelli record, se non fosse stato per l’emergenza Covid. Grazie alla capacità di Apple di servire clienti tramite online store e dal ritorno della produzione a livelli quasi normali alla fine di marzo, i danni sono stati limitati e si prospetta un ritorno ad un trend positivo nel corso dell’anno. Le vendite di OPPO hanno risentito della strategia aziendale che ha puntato molto sulla distribuzione offline: nel momento in cui l’epidemia di coronavirus ha portato una crescita dell’e-commerce a scapito della distribuzione tradizionale, si è avuto il crollo delle vendite. Per poter invertire il trend nel prossimo futuro OPPO avrà bisogno di puntare sui canali di distribuzione online.