Forbes Global 2000: le aziende più grandi al mondo
Il mondo è in continua evoluzione e le aziende più grandi continuano a crescere. Forbes ci da una prima lettura del mondo attuale e dei mercati di riferimento.
Da anni ormai, Forbes si conferma una fonte di informazione in ambito “classifiche” molto valida e complete. Su di queste possono essere fatte analisi e possono essere comprese le dinamiche di mercato per aziende e imprenditori. Persone sconosciute che hanno la potenza economica di uno Stato e aziende in grado di realizzare una “finanziaria” da sole. Comprendere e studiare chi sono e come hanno costruito il proprio business è di fondamentale importanza per capire come evolverà il mercato mondiale.
Cosa troverai in questo articolo:
Forbes Global 2000
La classifica che analizzeremo oggi fa riferimento alla Forbes Global 2000 (puoi trovare qui la classifica completa). Questa, risulta esser basata sul rating integrato di fatturato, utile, attivo e capitalizzazione di mercato. Il mix perfetto insomma, volto a redigere la classifica delle aziende più grandi al mondo. La tabella stilata, ha in ordine Rank, Nome Azienda, Fatturato e tutte le caratteristiche a livello macro che saltano subito ai nostri occhi.
Come ogni altra classifica di Forbes, questa viene costantemente aggiornata ed è soggetta a cambiamenti. Vediamo ora, di seguito, un piccolo estratto delle prime 10 posizioni del ranking.
Osservazioni molto rapide: Cina e USA dominano le prime posizioni della classifica, ad eccezione di un sesto posto occupato dalla Saudi Aramco, un vero colosso tra le compagnie petrolifere mondiali.
Primo posto Made in China
Prima posizione occupata dalla più grande banca al mondo, in questo caso di origine cinese, la ICBC (Industrial and Commercial Bank of China). Maggior azionista? Lo Stato. Curiosità non da poco e sconosciuta ai più, dal è presente in Italia anche, con una filiale nella zona centrale di Milano. Oltre al Bel Paese dove è noto che gli investimenti cinesi fioriscono, la ICBC ha uffici ad Amsterdam, Bruxelles, Londra ed in tutto il mondo.
In tema di Covid-19, c’è da dire che, come tante altre associazioni e aziende cinesi in Italia, l’ICBC ha contribuiti alle donazioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale alla Protezione Civile Italiana.
E le aziende di prodotto?
Da che mondo è mondo, la distinzione tra aziende di prodotto e aziende di servizio vige sovrana, e mentre le seconde fanno man bassa di “fatturato”, le prime arrancano e le troviamo presenti solo due volte su 10, con la Saudi Aramco e la seconda potenza economica di prodotto, la Apple.
Ricordiamo che la Saudi Aramco, l’11 dicembre 2019, ha fatto il suo debutto nei mercati azionari, quotandosi nel Tadawul All Share Index, la Borsa di Ryad. Successo che è stato ben chiarito da un +10% rispetto al valore della valutazione iniziale della sua IPO (Initial Public Offering).
Saudi Aramco, prima della quotazione, era posseduta al 100% dalla famiglia reale saudita. Per l’IPO sono state messe sul mercato solo l’1,5% delle quote della società, per un valore iniziale di 25,6 miliardi di dollari. Di queste, l’1% è stato riservato agli investitori istituzionali mentre lo 0,5% agli investitori retail privati.
La Apple, ne avevamo parlato in passato (click qui per l’articolo), è un colosso globale e con una fetta di mercato inferiore agli altri player, domina il contesto del margine di retribuzione. Qualsiasi cosa sforni, ha successo! Non ultima, le ruote per Mac. Un kit (vedi qui) dal valore di più di 800 euro, quando si dice che l’azienda sa come sfruttare i propri asset a pieno.
E le aziende italiane?
L’unica azienda italiana presente nel ranking Forbes è Enel che occupa la 97esima posizione.
Le aziende italiane arrancano rispetto ad un mondo dominato dai colossi Cina e USA. Ma, come evolverà la situazione nei prossimi anni? Quali saranno le nuove aziende ad entrare nel ranking e chi uscirà?