Afterpay: deal con Square per 29 miliardi: il ceo di Twitter sorride
In quella che potrebbe essere rinominata “l’era degli abbonamenti digitali e della customer orientation”, non stupisce l’ultimo deal concluso tra Square e Afterpay, attore globale nel segmento buy now, pay later. La piattaforma di pagamento digitale statunitense ha infatti annunciato l’acquisizione di Afterpay, gruppo australiano operante nel settore fin-tech, fondata nel 2014 da Nick Molnar e da Anthony Eisen.
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Square acquista Afterpay: cosa prevede l’accordo?
L’operazione, per un totale di 29 miliardi di dollari in azioni, diventa così per Square il buyout più importante mai realizzato. Il deal prevede una valutazione di 126,21 dollari australiani ad azione per la BNPL (buy now, pay later) australiana, con aggiunta di un premio del 31% rispetto al valore di mercato dello scorso venerdì; verranno conseguentemente concesse agli azionisti il 37,5 % di azioni classe A di Square in relazione al totale detenuto da ogni shareholder. Nella trattativa è inclusa anche una clausola da A$385 milioni di dollari australiani nel caso in cui si manifestassero complicazioni di sorta. Il titolo ha conquistato un +11,13% con una stangata rialzista negli ultimi 5 giorni; è bene considerare che le due società sono da tempo in contatto, senza aver mai ufficializzato niente di particolare.
Ma cos’è Afterpay e perchè spenderci 29 miliardi?
Afterpay è una realtà australiana localizzata in diverse parti del globo, tra cui Canada, UK, US, e Nuova Zelanda e il cui business model ha raggiunto grossi risultati durante lo scorso anno; l’azienda permette acquisti di prodotti online o in-store con possibilità di pagare ratealmente senza interessi aggiuntivi, raggiungendo un massimo di 4 pagamenti per prodotto e con possibilità di saldare il conto entro 6 settimane.
Raggiungendo una platea di più di 14 millioni di utenti e collaborando con più di 85000 brands, negli ultimi due anni la società ha visto aumentare sia il numero di esercenti con cui collabora, sia il numero di acquisti in-store o direttamente dall’app, raggiungendo oggi una capitalizzazione di più di 33 miliardi. Il segmento di mercato su cui si erge è perlopiù popolato da Millennials, circa il 75% dei clienti. Da non sottovalutare l’importanza assunta dal colosso BNPL nel processo locale di digitalizzazione delle piccole realtà, a cui è concessa una vetrina sul web con cui realizzare maggiori profitti e aprirsi all’internazionalizzazione. Sono proprio gli esercenti il principale catalizzatore di Afterpay a cui viene associata una commissione per ogni transazione conclusa.
Square e il buyout più imponente di sempre: mossa strategica azzeccata?
Square, SpA statunitense di servizi finanziari e pagamenti in-app fondata da Jack Dorsey (fondatore e ceo di Twitter), avrebbe quindi l’intenzione di integrare la vision di Afterpay all’interno dei suoi servizi digitali, nel tentativo di conciliare i bisogni dei marketers alle necessità dei costumers. Questo accordo sarà fondamentale anche nel tentativo di far affluire maggior traffico negli Stati Uniti, mercato di riferimento di Square e ottima sorgente di fatturato per gli obiettivi a lungo termine della stessa.
Riprendendo l’intervento di Jack Dorsey durante un’intervista:
Abbiamo costruito il nostro business per rendere il sistema finanziario più equo, accessibile e inclusivo, e Afterpay ha costruito un marchio di fiducia allineato a tali principi
Il BNPL come nuova visione del customer retail service
E’ indubbio come il mercato sia sempre più orientato a rendere agevole il processo d’acquisto, specialmente se si parla del settore retail. Da più di un anno a questa parte , mettendoci in mezzo una crisi epidemiologica, il processo di digitalizzazione si è sempre più acuito e non vedrà mai un cambio di tendenza. I servizi offerti dalle due compagnie, combinati e assemblati nel miglior modo, potranno dare accesso ulteriore ai bisogni dei consumatori, provvedendo a fornire servizi digitali efficienti e agevolati, in risposta al richiamato concetto di costumer orientation.