Una notizia che parte dalla Russia ma che ha raggiunto e sconvolto l’intero mondo. L’ex professore e analista ha rilasciato una dichiarazione al tabloid britannico The Sun affermando che il Presidente della Russia abbia dei problemi di salute e pensa di lasciare l’incarico a gennaio.
Secondo alcune indiscrezioni, Vladimir Putin soffre del Morbo di Parkinson.
La replica dal Cremlino però, non è tardata ad arrivare , infatti il portavoce Dmitry Peskov ha negato questo evenienza e che anzi il Presidente goda di eccellenti condizioni di salute.
Valery Soloviei, oppositore di Putin e fondatore del movimento Perimen, ha raccontato ai microfoni dell’emittente Eco di Mosca i possibili scenari nei prossimi mesi. “Putin ha intenzione di rendere pubblici i suoi piani di transizione a gennaio”. Ha detto Solovei – Prevedevano l’inizio di questo processo ad agosto e implicavano l’unione con la Bielorussia. Ma le proteste hanno sconvolto questi piani”. Secondo l’oppositore: l’attuale premier, Mikhail Mishustin, verrà “dimissionato” e come successore si stanno vagliando vari candidati, tra cui Dmitry Medvedev e “la figlia di Putin Ekaterina Tikhonova”.
Lo stesso The Sun afferma che le speculazioni sul possibile ritiro sono cresciute dall’inizio di questa settimana. Infatti, il Presidente ha proposto dei disegni di legge per renderlo senatore a vita dopo le dimissioni.
Nei giorni scorsi il Presidente della Russia ha presentato due disegni di legge:
L’idea è quella che di approvare queste leggi entro la fine dell’anno e sono tutti segnali di una dimissione anticipata che confermerebbe anche la tesi di alcuni analisti. Queste consentirebbero a Putin di ricandidarsi per altri due mandati e restare al potere fino al 2036. Le intezioni non sono quelle di un governo a vita ma per l’organizzazione la “ritirata” e la successione.
Ma secondo il portavoce Peskov è semplicemente una “pratica seguita in molti Paesi ed è ben giustificata”.
Sempre secondo il tabloid inglese, alcuni osservatori del Cremlino avrebbero notato in un recente filmato che Putin mostrerebbe alcuni sintomi riconducibili al Parkinson tra cui: gambe in continuo movimento, un’espressione di sofferenza nello stringere il bracciolo di una sedia e le dita della mano che si contraggono mentre stringe una penna. Nello stesso filmato si vede il Presidente afferrare una tazza che secondo gli osservatori conteneva un cocktail di antidolorifici.
Solovei non ha mai citato il morbo di Parkinson come possibile causa delle condizioni malferme di Vladimir Putin. Egli avrebbe annunciato una patologia ancora più grave che se non curata in modo adeguato, potrebbe limitare le funzioni oltre l’anno 2021. Alcune voci parlano anche di continue trasfusioni di sangue e che viva in totale isolamento. Il leader sta partecipando alle riunioni solo a distanza chiuso in un bunker senza finestre senza apparire mai in pubblico.
Ricordiamo che non è nulla di certo ma solo indiscrezioni ma come sappiamo che non è la prima volta che si specula sulla salute del leader russo. Nel 2016, Vladimir Putin fu lontano dalle scene pubbliche per una settimana e circolarono le ipotesi di “stress” e “depressione”ma anche su una presunta “malattia dello Zar”.
Il Presidente russo ha compiuto 68 anni e continua a rappresentare l’ideale machista del leader. Basta vedere le sue decine pose “virili” come nel caso in cui si è fatto immortalare per i suoi 20 anni al potere: in tuta da sub con un’anfora ripescata dai fondali del Mar Nero, in casacca da judo, alla guida di un bolide da Formula 1 o in gabbia con un leopardo delle nevi.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato: “questa è spazzatura assoluta. Il presidente sta bene”. Ma chi avrà ragione? Al momento resta tutto un giallo ma le prossime settimane potranno essere decisive per saperne di più.