Messi-Juve: la Pulce come Brand vale quasi quanto i bianconeri
Il calciomercato si fa bollente grazie alla vicenda Messi. La Pulce ha fatto sapere alla società blaugrana di voler lasciare il club dopo la cocente sconfitta per 8-2 per mano del Bayern Monaco. Ma cosa abbia in mente per il futuro ancora non si sa, seguirà Ronaldo in Serie A oppure andrà a giocare in Premier League riabbracciando Pep Guardiola. I giornali impazzano proponendo il binomio Messi-Juve ma i cui margini di trattativa, sono molto bassi.
Per adesso tutto fa presagire che l’ormai ex diez blaugrana seguirà le orme del suo storico rivale ora bianconero. Ma un attimo, non mi sto riferendo alla sua prossima squadra, ma al traguardo raggiunto dal 7 bianconero: un patrimonio da 1 miliardo di euro.
Cosa troverai in questo articolo:
Messi-Juve: quanto guadagna la Pulce?
Gli introiti di Leo Messi non sono tutti da attribuire alle prestazioni sportive ma sono quasi tutte legate ai diritti d’immagine. Quanto riportato da Forbes il fenomeno argentino guadagna:
- 33 milioni di dollari all’anno tramite gli accordi di sponsorizzazione con Adidas, Lays, Mastercard, il marchio di orologi Jacob & Co, la società di telecomunicazioni con sede in Ooredoo e il suo nuovo marchio di lifestyle, lanciato lo scorso anno con Ginny Hilfiger su “The Messi Store”;
- una percentuale sui 22 milioni di dollari a favore dei marchi che ha promosso tramite i social network. Tra gennaio e luglio ha pubblicato 117 post che hanno ottenuto 235 milioni di “mi piace”, commenti o condivisioni;
- 92 milioni di dollari di ingaggio dal Barcellona dei quali solo un terzo derivanti dalle prestazioni sul campo. Inoltre, a causa del Covid-19, Messi ha accettatoun taglio del 70% del salario per i tre mesi in cui non si è giocato a causa della pandemia con una perdita pari a circa 11 milioni di dollari.
Messi dovrebbe raggiungere il miliardo nella prossima stagione ancora non si sa se nel club catalano o altrove. Quello che si sa è che Messi vorrebbe un contratto da 50 milioni di euro netti a stagione e la completa gestione dei diritti d’immagine.
Giusto per capirci, Leo Messi come Brand vale più della metà del Brand Juventus (1735 milioni).
Quali altri sportivi hanno raggiunto il miliardo?
La Pulga con gli introiti della prossima stagione, diventerà il quarto atleta a raggiungere questo traguardo. Andrà ad aggiungersi alla lista composta da: Cristiano Ronaldo, Tiger Woods e Floyd Mayweather.
Il golfista è stato il primo a raggiungere l’obiettivo nel 2009, dopo 13 anni di carriera a livello professionistico, quando ha incassato 10,5 milioni di dollari in premi in denaro e oltre 100 milioni di dollari da contratti commerciali, principalmente attraverso un accordo di sponsorizzazione con Nike.
Cristiano Ronaldo anche ha raggiunto la cifra di Messi complice anche le diversificazioni dei suoi investimenti. Il suo brand produce camicie, jeans, mutande, calzini e costumi da bagno. In più ha lanciato anche per bambini chiamata appunto CR7 Junior. CR7 guadagna circa 95 milioni di euro all’anno.
Per quanto riguarda il valore del Brand anche quello di Neymar si aggira attorno al miliardo. Ha anche creato, d’accordo con la famiglia, l’INJR, Instituto Projeto Neymar Jr., per dare un’opportunità a quei ragazzi brasiliani che non ne hanno, costruendo un centro a Jardim Gloria (dove il campione brasiliano ha trascorso gran parte della sua infanzia), nel municipio di Praia Grande, stato di Sao Paulo (il valore del suo marchio è stato calcolato al netto delle attività di beneficienza).
Com’è cambiato il calcio?
Queste cifre sono possibili grazie al cambiamento che ha vissuto il calcio negli ultimi quindici anni. L’interesse crescente dei mercati asiatici ha portato una crescita esponenziale dell’attenzione dei fans legati ai colori del club ed ai singoli campioni.
E con questo si è evoluto anche il mercato legato al mondo dello sport. Grazie alle loro gesta e alla loro popolarità si sono trasformati in proiezioni economiche di se stessi. Distinguere l’atleta o il Brand risulta quasi impossibile e sui social ogni azione è collegata alla Brand Reputation costruita negli anni.
La fama di ogni giocatore corrisponde ad una fonte di guadagno sia per il club che per i giocatori stessi. L’immagine vale più delle imprese sportive.
Le società calcistiche si sono trasformate in realtà costrette a far coesistere diversi fattori tra loro contrastanti. Sono tradizione, legame con il territorio — per non perdere in identità, per non tradire la propria storia. Ma allo stesso tempo sono innovazione ed espansione oltre i confini nazionali raggiungendo tifosi fisicamente distanti. Per questo motivo, Brand internazionali fanno di tutto per accaparrarsi i top club europei e raggiungere l’attenzione della loro fan base. Non è più il tempo di sfoggio reciproco di colori e loghi, è l’era delle partnership strategiche.
E’ il tempo in cui le campagne marketing prevalgono sull’emozione di un gol al Novantesimo.