Covid-19

Fase 2: Italia proattiva e mascherine

[bquote by=”Domenico Arcuri” other=”Commissario Straordinario “]Con il 4 maggio inizia per tutti una sfida difficile. Inizia il secondo tempo di una partita che non sappiamo quanto durerà e quando finirà.[/bquote]

Con il 4 Maggio, oramai passato, siamo ancora di più protagonisti del risultato finale che la partita contro il Covid19 marcherà. Il Commissario Arcuri durante la conferenza stampa del 2 Maggio ha equiparato la Fase 2 ad un secondo tempo di una partita calcistica. Però, come ha detto Arcuri, di questo secondo tempo non ne conosciamo nè durata e neppure come finirà. Una cosa è certa, le misure di prevenzione e di contenimento del virus sono cambiate. Le restrizioni sono state allentate con la ripresa di alcune attività produttive nel Bel Paese.

Secondo quanto riportato da Milena Gabanelli, solo a Milano, i numeri della ripartenza sono stati i seguenti: la mattina del 4 maggio a Milano si sono rimesse in moto 104 mila attività imprenditoriali e commerciali che fanno tornare in circolazione 339 mila lavoratori. Si aggiungono a quei 1,2 milioni che non si sono mai fermati, perché alle dipendenze di 180 mila aziende rimaste attive per fornire servizi essenziali. Complessivamente le imprese che gravitano sulla città metropolitana sono 306.500. Dunque il livello aperture complessivo è salito a oltre il 90%. 

Fonte: Corriere.it

La distribuzione e produzione di mascherine nella Fase 2

Da Lunedì 4 Maggio i cittadini possono trovare le mascherine chirurgiche al prezzo massimo di €0,50 (al netto dell’IVA) in 50.000 punti vendita, uno ogni 1200 abitanti, come riportato da Invitalia. Dalla metà del mese di Maggio i punti vendita diventeranno, poi 100 000, cioè uno ogni 600 abitanti, a quanto detto da Arcuri durante la sua conferenza stampa del 2 Maggio. L’aumento della distribuzione dell mascherine è reso possibile grazie ad accordi importanti, sottoscritti con: Federfarma, Assofarm, l’ADF, Confcommercio, Federdistribuzione e Coop.

Dove possono essere acquistate, quindi, le mascherine chirurgiche?

I principali punti vendita dove acquistare le mascherine chirurgiche, al prezzo massimo di Euro 0,50, sono i seguenti:

  • Farmacie
  • Parafarmacie
  • Catene di distribuzione (Esselunga, Carrefour, VeGè, Leroy Merlin Sigma, Sisal, Crai, Coal, Conad, Coop e altre catene di distribuzione)
  • Tabaccai

Per quanto riguarda la produzione delle mascherine, invece, tra 6 giorni le macchine, che il governo ha contribuito a realizzare, inizieranno a produrre le mascherine chirurgiche: “a metà giugno le nostre macchine produrranno 4 milioni di mascherine al giorno; a metà luglio 25 milioni e da fine agosto in poi 35 milioni di mascherine al giorno” ( Domenico Arcuri). Grazie a player importanti nel campo delle macchine industriale, lo Stato ha potuto mettere in piedi, un tessuto produttivo in grado di essere reattivo alle necessità che vengono richieste dalla Fase 2.

La produzione in-house delle mascherine chirurgiche è stata permessa, soprattuto, grazie alla solidarietà di alcune aziende italiane: ” a partire dalla IMA di Alberto Vacchi e Fameccanica del gruppo Angelini. Inoltre altre due grandi aziende italiane hanno messo a disposizione il loro know-how, le loro risorse e le loro intelligenze per ospitare molte di queste macchine che stiamo producendo: Luxottica e FCA” (Domenico Arcuri).

L’Italia si rivela proattiva nella Fase 2

Nella fase di emergenza l’Italia ha saputo distinguersi, creando un modello per gli altri paesi di solidarietà e collaborazione. Le aziende italiane si rivelano pronte ad affrontare la Fase 2 attraverso un atteggiamento proattivo di fronte al problema pandemia. Molte start-up nostrane hanno la mission di riprogettare e re-ingegnerizzare il nostro mondo, allo scopo di contenere virus e batteri minimizzando il rischio di infezione, come l’esempio della startup italiana Vibre.

A tal proposito è stata lanciata una call, che rimarrà aperta fino a domenica 10 maggio, per varie figure professionali. Per avere più informazioni dettagliate sul progetto è possibile inviare il proprio curriculum (attraverso un form contatti di Vibre).

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Published by
Andrea Filippini