Fase 2: il Decreto per il 4 maggio del Presidente del Consiglio

DPCM 4 maggio fase 2

La “Fase 2” è finalmente arrivata? Le notizie degli ultimi giorni, con le ipotesi e le indiscrezioni sulle misure della Fase 2, avevano creato molte aspettative negli italiani che agognavano un ritorno alla vita normale. Molti, infatti, aspettandosi un allentamento delle misure messe in atto in queste settimane per far fronte al diffondersi dell’epidemia di Covid-19, saranno rimasti delusi nel constatare, durante la conferenza del Presidente del Consiglio, che l’allentamento delle misure non sarà così netto. Anche le attività produttive e commerciali sospese, che stanno affrontato un periodo molto difficile, dovranno attendere ancora.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) è stato pubblicato nella tarda serata del 27 aprile in Gazzetta Ufficiale a seguito della conferenza stampa delle 20:20 del Presidente Conte e contiene le disposizioni che si applicheranno a partire dal 4 maggio. Si specifica, tuttavia, che si continueranno ad applicare le misure più restrittive adottate dalle Regioni per specifiche aree del territorio regionale. L’articolo 1, “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale”, decreta le misure che verranno adottate nella prossima fase, la cosiddetta fase 2. Vediamo insieme le misure che saranno applicate a partire dal 4 maggio e che saranno in vigore fino al 17 maggio

Spostamenti

Per quanto riguarda gli spostamenti, si legge che anche nella Fase 2 essi dovranno continuare ad essere motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute. Si aggiunge, però, che saranno considerati necessari gli “spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine”. Vi è inoltre il divieto di spostarsi in una regione diversa da quella in cui ci si trova, ma anche in questo caso fanno eccezione le comprovate esigenze lavorative e le esigenze “di assoluta urgenza”. In ogni caso, si specifica, è “consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.

Coloro che dovessero presentare sintomi riconducibili al Covid-19, invece, dovranno rimanere a casa e limitare al massimo i contatti sociali. Per le persone sottoposte alla misura di quarantena o risultati positivi al coronavirus è previsto il “divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione”.

Assembramenti, parchi, sport ed eventi

Come pronosticato, continuerà ad essere vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati anche nella Fase 2. Dal 4 maggio sarà consentito l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici purché siano rispettati il divieto di assembramento e la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Il sindaco, tuttavia, avrà il potere di chiudere aree pubbliche in cui non dovesse essere possibile assicurare il rispetto di queste condizioni. Sarà consentito svolgere attività sportiva o motoria individualmente (o con accompagnatore nel caso di minori e persone non completamente autosufficienti), a patto che venga rispettata la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Non saranno consentite, invece, attività ludiche o ricreative all’aperto.

Saranno ancora sospesi eventi e competizioni sportive di ogni genere sia in luoghi pubblici che privati. Saranno consentiti gli allenamenti per le discipline sportive individuali, a porte chiuse e nel rispetto della distanza di sicurezza, agli atleti professionisti. Saranno sospese anche le “manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico”. Nell’elenco rientrano concerti, eventi in discoteche, spettacoli al cinema e a teatro e, più in generale, qualsiasi evento di carattere culturale, sportivo, fieristico e religioso. Sarà consentito l’accesso ai luoghi di culto ma solo nella misura in cui sarà possibile, date le dimensioni e le caratteristiche dei luoghi, evitare assembramenti e rispettare la distanza di sicurezza. Saranno chiusi, infine, anche i musei.

Attività commerciali

Anche dal 4 maggio saranno ancora sospese le attività commerciali al dettaglio e i mercati. Faranno eccezione generi alimentari, edicole, tabaccai e farmacie. Faranno eccezione, inoltre, negozi di elettronica e informatica, distributori di carburanti, negozi di ferramenta e vernici, negozi di articoli igienico-sanitari, negozi di animali domestici, negozi di ottica, negozi di saponi e detersivi, cartolerie, librerie, negozi di fiori, piante e semi, negozi di vestiti per bambini e qualsiasi tipo di e-commerce.

Anche bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie continueranno ad essere chiusi, ma resteranno consentite le consegne a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. Sarà consentita anche la ristorazione da asporto ma con il rispetto della distanza di sicurezza, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze. Saranno chiusi bar e ristoranti di stazioni ferroviarie e aree di servizio ad eccezione di quelle situate lungo le autostrade. Saranno aperti anche bar e ristoranti in aeroporti e ospedali con l’obbligo di assicurare il rispetto delle distanze di sicurezza.

Anche nella Fase 2 continueranno ad essere sospese le attività di “servizi alla persona”. Tra queste rientrano parrucchieri, barbieri, centri estetici e lavanderie. Resteranno chiusi anche palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori e centri benessere. Verranno garantiti, invece, i servizi bancari, finanziari e assicurativi e le attività del settore agricolo, zootecnico, agro-alimentare e le filiere collegate. I servizi di trasporto pubblico locale continueranno a funzionare in maniera ridotta ma dovranno assicurare i servizi minimi essenziali ed essere modulati in modo tale da evitare sovraffollamenti nelle ore di punta.

Istruzione

Cattive notizie anche per gli studenti ansiosi di tornare fra i banchi e gli insegnanti ansiosi di tornare alle cattedre: saranno sospese le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università. A fare eccezione saranno solamente i corsi di formazione specifica in medicina generale, i corsi per i medici in formazione specialistica e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Tutti gli altri, dunque, continueranno a fruire della didattica a distanza anche oltre il 4 maggio.