Amazon Marketplace abbandona la Cina

Amazon.com abbandonerà presto la Cina. Il gioco non vale la candela, se si considera che il mercato cinese degli E-business è controllato per l’82% da due soli negozi online, stando a quanto riportato da IlSole24Ore. Il primo è Tmall, sito di vendite B2C del gruppo Alibaba, fondato da Jack Ma (sito che nel 2018 aveva 500 milioni di utenti mensili). L’altro JD.com, ex 360buy, fattura 472 miliardi di CNY all’anno, cioè quasi 70 miliardi di dollari. Secondo alcune stime il sito di E-commerce americano deterrebbe meno dell’1% del mercato globale. Con un comunicato ufficiale l’azienda ha annunciato: “Stiamo notificando ai venditori che non opereremo più sulla piattaforma Amazon.cn e che non forniremo più i relativi servizi a partire dal 18 Luglio”. Jeff Bezos si è quindi dovuto inchinare ai “Signori” del commercio cinese? IlSole24Ore riporta ancora: “Negli ultimi anni, abbiamo trasformato la nostra attività di vendita al dettaglio in Cina per enfatizzare le vendite transfrontaliere e abbiamo riscontrato una forte risposta da parte dei clienti cinesi. La loro domanda di prodotti autentici e di alta qualità provenienti da tutto il mondo continua a crescere rapidamente e, data la nostra presenza globale, Amazon è ben posizionata per servirli. Continuiamo ad effettuare degli aggiustamenti nella gestione operativa per concentrare i nostri sforzi sulle vendite transfrontaliere in Cina e per continuare a migliorare l’esperienza sia per i clienti cinesi sia per i nostri partner di vendita globali”. Non per questo motivo Amazon si ritirerà del tutto dalla Cina. Di fatti l’unico servizio che non verrà più erogato in Cina sarà Amazon Marketplace, ovvero il sito B2C. Rimarranno ancora attivi i servizi Amazon Global Store, Amazon Global Selling, AWS, e Kindle. La società ha sottolineato che “L’impegno di Amazon verso la Cina resta forte”.

Amazon abbandona la Cina. Lo ha annunciato in una nota l’azienda di Jeff Bezos: gli sforzi impiegati sul mercato cinese sarebbero infatti eccessivi, se relazionati ai guadagni. In altre parole, il gioco non vale la candela. Il mercato cinese dell’e-commerce è controllato per l’82% da due soli negozi online, stando a quanto riportato da IlSole24Ore. Il primo è Tmall, sito di vendite B2C del gruppo Alibaba, fondato da Jack Ma: nel 2018 contava su 500 milioni di utenti mensili. L’altro JD.com, ex 360buy, fattura più di 450 miliardi di CNY all’anno, cioè quasi 70 miliardi di dollari. Secondo alcune stime,l’e-commerce americano deterrebbe meno dell’1% del mercato globale in Cina.

Amazon abbandona la cina: Il comunicato

Con un comunicato ufficiale l’azienda ha annunciato: “Stiamo notificando ai venditori che non opereremo più sulla piattaforma Amazon.cn e che non forniremo più i relativi servizi a partire dal 18 Luglio”. Secondo IlSole24Ore, l’azienda ha inoltre comunicato che: “Negli ultimi anni, abbiamo trasformato la nostra attività di vendita al dettaglio in Cina per enfatizzare le vendite transfrontaliere e abbiamo riscontrato una forte risposta da parte dei clienti cinesi. La loro domanda di prodotti autentici e di alta qualità provenienti da tutto il mondo continua a crescere rapidamente e, data la nostra presenza globale, Amazon è ben posizionata per servirli.  Continuiamo ad effettuare degli aggiustamenti nella gestione operativa per concentrare i nostri sforzi sulle vendite transfrontaliere in Cina e per continuare a migliorare l’esperienza sia per i clienti cinesi sia per i nostri partner di vendita globali”.

Servizi Amazon ancora presenti in Cina

Amazon - Secondo HQ
Logo Amazon su un palazzo di proprietà. Source: blogTO

Non per questo motivo Amazon abbandona la Cina del tutto. Di fatti l’unico servizio che non verrà più erogato sarà Amazon Marketplace, ovvero il sito B2C. Rimarranno ancora attivi i servizi Amazon Global Store, Amazon Global Selling, AWS, e Kindle (sia con i dispositivi che con i relativi contenuti). La società ha sottolineato che “L’impegno di Amazon verso la Cina resta forte”.

Q1 2019: risultato migliore di sempre

Non si tratterebbe quindi di una vera e propria ritirata da parte del colosso dell’e-commerce dal mercato cinese. La notizia dell’abbandono di Amazon Marketplace è stata diffusa quasi contemporaneamente al documento sul Q1 del 2019. Le notizie sulla chiusura del primo trimestre di questo 2019 sono state molto promettenti. Una buona notizia per Bezos, che è reduce da un momento non proprio roseo (per approfondire Divorzio Bezos: il 4% di Amazon alla ex moglie). L’utile di 3,56 miliardi di dollari costituisce, secondo Il Post il fatturato migliore di sempre per quanto riguarda il primo trimestre. Nel 2018 gli utili registrati al 31 Marzo erano di 1,6 miliardi di dollari. I ricavi complessivi sono stati invece di 59,7 miliardi di dollari, circa il 17% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.