Ferrero compra i biscotti e gli snack Kellogg’s
Ferrero, con un’altra operazione sul suolo statunitense, acquisirà i biscotti a marchio Keebler e Famous Amos, il marchio di biscotti premium per famiglie Mother’s e i biscotti senza zucchero Murray e Little Brownie Bakers. Ferrero inoltre acquisirà il business degli snack alla frutta Kellogg’s.
Il colosso italiano ha dovuto battere la concorrenza dell’americana Hostess Brands. L’operazione comprende anche sei stabilimenti di produzione sparsi sul territorio americano, compreso anche un impianto di produzione in affitto a Baltimora, nel Maryland.
L’espansione di Ferrero
Il colosso italiano continua a crescere negli USA. All’inizio dello scorso anno, l’azienda di Alba aveva acquistato dalla Nestlè il business americano delle barrette di cioccolato, investendo quasi 3 miliardi di dollari.
Giovanni Ferrero, Presidente Esecutivo del Gruppo, ha dichiarato:
Il business di Kellogg dei biscotti, degli snack alla frutta, dei gelati e delle crostate rappresentano un’eccellente soluzione strategica per Ferrero, perché consentono di continuare ad aumentare la nostra presenza complessiva e l’offerta di prodotti nel mercato nordamericano.
Con questa operazione non vedo l’ora di portare molti marchi iconici Kellogg nel portafoglio Ferrero, di accogliere i nuovi colleghi nella nostra vasta comunità e di proseguire la nostra tradizione nel far crescere i marchi, come abbiamo fatto attraverso le acquisizioni di successo di Fannie May, Ferrara Candy Company e l’ex business dolciario statunitense di Nestlé. Abbiamo un grande rispetto per Kellogg, per la sua eredità e i suoi valori e siamo orgogliosi che abbia scelto Ferrero come una buona casa per questi business
I business Kellogg, specifica l’azienda di Alba in una nota, hanno generato un fatturato di circa 900 milioni di dollari nel 2018.
Dal 2017, il gruppo italiano ha acquisito diversi marchi e aziende statunitensi e, con questa transazione entrerà in nuove categorie di prodotti strategici e rafforzerà ulteriormente la sua posizione nel mercato nordamericano.
La transazione, soggetta alle consuete condizioni di chiusura e approvazioni normative, dovrebbe concludersi nella seconda metà dell’anno, verosimilmente nel mese di Luglio.