Di questi tempi, trovare lavoro in Italia è una delle sfide più grandi che un giovane deve affrontare. Se i profili più ricercati dal mercato riescono a trovare un’occupazione più facilmente, c’è chi invece dopo mesi e mesi è ancora alla ricerca di una posizione adeguata alle proprie competenze. Dalla parte del neo-laureato\neo-diplomato la ricerca del lavoro può risultare piuttosto ardua, ma è opportuno osservare che anche dall’altra parte, ovvero quella del datore di lavoro, trovare un candidato che possieda le adeguate competenze per ricoprire una posizione può risultare allo stesso modo difficile. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea. Secondo lo studio, nel 2019 sono oltre 3,8 milioni i posti di lavoro liberi in tutti gli stati dell’Unione Europea. Questo numero costituisce il 27% in più rispetto a quello calcolato nel 2016, quando i posti di lavoro liberi in Europa erano soltanto 3 milioni.
L’agenzia per il lavoro multinazionale Manpower Group Inc., ha pubblicato il Talent Shortage 2018, una delle più significative ricerche sul capitale umano nel mondo. Dalla ricerca è emerso che il 45% delle aziende in Europa ha difficoltà a trovare le figure professionali di cui ha bisogno. Questa costituisce la percentuale più alta dal 2006, anno in cui lo studio è stato pubblicato per la prima volta. La ricerca mostra che oggi più che in ogni altro momento c’è un netto gap tra domanda e offerta, dovuto a molteplici fattori. La ricerca riporta che nel mondo i profili più ricercati, quelli che le aziende faticano a trovare sono:
Ma a cosa è dovuta la mancanza dell’incontro tra domanda e offerta per queste figure professionali? Secondo lo studio di Manpower, il 29% dei datori di lavoro europei puntano il dito contro la carenza di candidati. Seguono una mancanza di esperienza e di competenze tecniche (rispettivamente 20% e 19%), aspettative salariali più alte da parte dei candidati (12%), mancanza di doti umane richieste (8%). Inoltre nell’elenco dei profili più ricercati viene accusata una mancanza di soft skills per l’occupazione delle posizioni richieste (27% delle aziende).
Secondo lo studio di Eurostat, i posti di lavoro vacanti sono dislocati in tutta l’area europea, da Ovest ad Est, da Nord a Sud. In Germania nel terzo trimestre del 2018, i posti liberi erano 1,2 milioni: è lo Stato in cui la richiesta di lavoro è la più alta in tutta Europa. Elevato il numero anche in Inghilterra, dove i datori di lavoro alla ricerca di personale sono 851 mila (qui i profili più ricercati sono quelli specializzati in ambito sanitario), in Repubblica Ceca (271 mila), Olanda (256 mila), Polonia (156 mila), Belgio (149 mila). Un’eccezione è costituita dall’Italia, dove i posti liberi sono soltanto 7500.