Riapertura Stadi: Scienza dice no, ma quanto costa alle società?
La riapertura degli stadi è ancora in alto mare, Stato e Regioni si accordano ma la Scienza dice no. Quanto perdono le società? Scopriamolo.
Come tutti i luoghi in cui si creano assembramenti, anche gli stadi sono stati chiusi durante il periodo di lockdown e, fino alla scorsa settimana, mai più aperti. Dopo alcune presenze nella prima giornata di Serie A 2020/21 di calcio (mille tifosi), ciò che bolle in pentola in questi giorni è la riapertura degli stadi al 25% della capienza totale. La situazione attuale è una trattativa (in parte già risolta) tra Stato e Regioni, in cui compare il terzo elemento: la Scienza.
In tutto ciò, ovviamente sono coinvolte anche le società di calcio che prendono parte al campionato di Serie A 2020/21. Quanto pesa economicamente il mancato incasso dei biglietti? Proveremo a capirlo in questo articolo, dopo aver spiegato la situazione della riapertura degli stadi.
Cosa troverai in questo articolo:
Riapertura Stadi: la situazione attuale
Durante la giornata di ieri, la Conferenza delle Regioni ha detto sì alla riapertura degli stadi al 25% della capienza totale. Oggi, però, il Comitato Tecnico Scientifico ha bloccato tutto, dopo una riunione tenutasi nelle ultime ore; questo il comunicato ufficiale del CTS:
Per quanto riguarda la partecipazione del pubblico agli eventi delle diverse discipline sportive e delle diverse serie, confermando che essi rappresentano la massima espressione di criticità per la trasmissione del virus, anche in considerazione del recente avvio dell’anno scolastico, il cui impatto sulla curva epidemica dovrà essere oggetto di analisi nel breve periodo, il Cts ritiene che, sulla base degli attuali indici epidemiologici ed in coerenza con quanto più volte raccomandato, non esistano al momento le condizioni per consentire negli eventi all’aperto e al chiuso, la partecipazione degli spettatori nelle modalità indicate dal documento predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome. È fondamentale assicurare la prenotazione e la pre-assegnazione del posto a sedere con seduta fissa, il rigoroso rispetto delle misure di distanziamento fisico di almeno un metro, l’igienizzazione delle mani e l’uso delle mascherine. Qualora non fosse possibile, i numeri indicati nel DPCM dovranno necessariamente essere ridotti dagli enti organizzatori e posti sotto la valutazione e la responsabilità delle autorità sanitarie competenti. Prima di riaprire gli stadi, è necessario analizzare i risultati del monitoraggio di impatto delle riaperture della scuola e della pubblica amministrazione».
In sintesi, attualmente non ci sono le condizioni per riaprire gli stadi. Bisognerà aspettare i dati che arriveranno dalle scuole dopo la riapertura, in modo da avere un quadro più preciso e decidere con maggiore contezza sul da farsi per la questione stadi.
In accordo con il Comitato Tecnico Scientifico anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza, insieme a una serie di noti scienziati, quali: Ranieri Guerra, Franco Locatelli, Massimo Galli, Walter Ricciardi e Andrea Cristanti.
La questione economica: quanto perdono le società?
Il cosiddetto “botteghino”, rappresenta per le società di calcio una grossa entrata monetaria. Secondo quanto analizzato in un report di Deloitte, le società italiane che incassano di più dai tifosi che arrivano allo stadio sono: Juventus, Inter, Milan, Roma e Napoli. Le società che militano in Serie A, però, non sono tra i “top club di incassi da stadio”; basti pensare che la Juventus, società che incassa di più dai biglietti in Italia, è solo decima a livello europeo. A dominare la classifica ci sono Barcellona, Real Madrid e Manchester United.
Come possiamo osservare, nella stagione 2018/2019 la Juventus ha incassato circa 66 milioni di euro (+28,1% rispetto alla stagione precedente) grazie allo stadio, l’Inter 51 milioni di euro (+44,2% rispetto alla stagione precedente), il Milan 34 milioni di euro (-7,3% rispetto alla stagione precedente), la Roma 32 milioni di euro (-10,2% rispetto alla stagione precedente) e il Napoli 16 milioni di Euro (-16,3% rispetto alla stagione precedente). Di certo, non si tratta di spiccioli, soprattutto per Juventus e Inter.
Prendendo in considerazione la Juventus, è possibile notare dal report che i 65,6 milioni di euro incassati allo stadio rappresentano il 14,27% delle entrate totali, corrispondenti a 459,7 milioni di euro. Come è possibile notare dal secondo grafico, questo valore ha avuto dei piccoli scostamenti nel corso degli anni, con un forte aumento nel 2019 e una media pari a 52,8 milioni di euro.
Discorso simile per l’Inter, seconda in questa classifica: si tratta del 13,96% delle entrate totali. Per l’Inter, questo valore ha avuto una crescita costante nel corso degli ultimi cinque anni, con un grosso picco nel 2019 e una media di 26,8 milioni di euro.