Già nel 2014 Putin parlava di indipendenza tecnologica per la difesa, con un piano che in due anni è stato realizzato “sì e no”. Nel 2015 il piano per l’autarchia alimentare da realizzare in 10 anni. Oggi, il piano per l’autarchia tecnologica globale: addio a Microsoft.
Presto a Mosca non si userà più Microsoft Office, ma “Moi Ofis Pochta“. L’idea è quella di partire da Mosca e dalla posta elettronica (Exchange Server e Outlook) su più di 6000 computer, per poi passare a tutta la Russia e a tutto il pacchetto Office, fino poi a sostituire anche Windows. Inoltre, la Russia aumenterà le tasse alle aziende di software straniero, per aumentare la competitività delle aziende in casa.
«Vogliamo che il denaro dei contribuenti e delle compagnie di Stato venga speso prima di tutto sul software locale» dichiara Nikolaj Nikiforov, ministro russo delle Comunicazioni e Mass Media.
Putin e il piano per l’autarchia tecnologica
È stato già firmato un contratto da 40 milioni di rubli (625mila dollari) per la prima fase, che andranno a Rostelecom (operatore statale) per il progetto e a New Cloud Technologies (ironicamente con nome inglese) per la realizzazione del Software.