Legge di Bilancio 2023: ecco cosa prevede la manovra Meloni
Approvata dal Consiglio dei ministri la prima legge di bilancio a firma Giorgia Meloni. Lunedì 21 novembre alle ore 21, il Cdm si è riunito per approvare la legge di Bilancio 2023, il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 ed il Documento programmatico di bilancio aggiornato. Le misure contenute nella manovra hanno un valore pari ad euro 35 miliardi. Ma entriamo più nel merito.
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Legge di Bilancio 2023, quali sono le misure approvate
La premier Giorgia Meloni si è definita “molto soddisfatta” della manovra approvata. Manovra che tocca non pochi aspetti: dalla “cancellazione” del reddito di cittadinanza all’innalzamento del minimo delle pensioni per passare attraverso le misure per contrastare il caro bolletta. Ma guardiamoli un pochino più nel dettaglio.
Misure contro il caro energia
La priorità del governo Meloni resta il caro energia. Infatti, sono 21 i miliardi di euro destinati dalla legge di Bilancio per i primi 3 mesi del 2023 al fine di contrastare l’aumento spropositato delle bollette. Alcuni passi in avanti sono già stati fatti con la riattivazione delle trivelle nell’Adriatico, grazie al decreto Aiuti quater ma non bastano. A fronte dello stanziamento dei 21 miliardi di euro, c’è stata anche la revisione della tassa sugli extraprofitti. Tassa che, a partire già dal 2023, passerà dal 25% al 35% e non sarà più calcolata sul differenziale tra i saldi IVA ma sull’utile.
Vi sarà dunque un cambiamento non solo di aliquota ma anche di base imponibile. Saranno inoltre eliminati gli oneri impropri dalle bollette per un totale di 500 milioni di euro. Un’altra novità riguarda i crediti di imposta che passeranno dal 30% al 35% per le piccole attività commerciali come bar e ristoranti e dal 40% al 45% per le imprese energivore e gasivore.
Legge di Bilancio 2023, i carburanti
Sono state approvate anche manovre urgenti in materia di accise e di IVA sul carburante. È confermata la sospensione fino al 30 novembre 2022 dell’applicazione dell’accisa sul gasolio commerciale che si trasforma in uno sconto al distributore di 30,5 centesimi. La legge di Bilancio 2023 prevede anche un incremento del fondo istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per l’erogazione di servizi di trasporto pubblico.
Pacchetto famiglia
È stata innalzata la soglia dell’ISEE per le famiglie più fragili. Potranno usufruire del bonus sociale bollette, le famiglie che presentano un ISEE non superiore ad euro 15.000. Inoltre, sono stati destinati 500 milioni di euro per la realizzazione della “Carta Risparmio Spesa” per l’acquisto dei beni di prima necessità. Questa carta, che altro non è che una sorta di “buono spesa”, sarà gestita dai comuni e potrà essere richiesta dalle famiglie con redditi inferiori ad euro 15.000.
Per l’assegno unico destinato alle famiglie con 3 o più figli sono stati destinati 610 milioni di euro. A partire dal 2023, sarà maggiorato del 50% per il primo anno. Confermato anche l’assegno per i disabili e prorogate per il 2023 le agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36. Per quanto riguarda i premi di produttività fino ad euro 3.000 per i dipendenti, l’aliquota sarà pari al 5%. Introdotte anche agevolazioni per i contratti a tempo indeterminato.
Taglio cuneo fiscale, flat tax e misure contro l’inflazione
Il cuneo fiscale sarà ridotto fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi. È previsto l’esonero contributivo del 2% per i redditi fino a 35.000 euro annui e del 3% per i redditi fino a 20.000 euro annui. E’ prevista la cancellazione delle cartelle fino al 2015 purchè abbiano un importo inferiore ad euro 1.000. Innalzata la soglia del contante da euro 1.000 ad euro 5.000.
Per i lavoratori autonomi, è stata introdotta una flat tax al 15% con una franchigia del 5% ed un tetto massimo di euro 40.000. Ridotta l’IVA dal 10% al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile.
Quota 103 per le pensioni e l’opzione donna
A partire dal 2023, sarà introdotto la quota 103. Si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. (41+62=103). Prorogata anche l’opzione donna, trattamento pensionistico che dà alle lavoratrici la possibilità di andare in pensione con i requisiti di cui sopra ridotti. Una lavoratrice potrà andare in pensione a 58 anni con 2 figli, 59 anni con un figlio e a 60 anni in tutti gli altri casi purchè abbia maturato anche il requisito contributivo di 35 anni.
Reddito di cittadinanza, cosa prevede la legge di Bilancio 2023
A partire dal 1° gennaio 2023 è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità a tutte le persone con età compresa tra i 18 ed i 59 anni abili al lavoro purché non abbiano nel nucleo familiare persone con disabilità, minori o persone a carico con almeno 60 anni di età. Attualmente le mensilità sono 18 e sono rinnovabili.
La legge di Bilancio 2023 prevede la partecipazione a corsi di formazione e riqualificazione professionale per un periodo di almeno sei mesi. Se non si partecipa, il beneficio del reddito decade. Decade anche qualora si rifiuti la prima offerta di lavoro congrua. Dal 2024 non ci sarà più il reddito di cittadinanza ma sarà stanziato un fondo per combattere la povertà. Previsti inoltre aiuti per le Marche, regione altamente colpita da eventi meteorologici improvvisi. È stato rifinanziato il fondo per le PMI per 1 miliardo di euro.