Introduzione

L’annuncio è arrivato. I consigli di amministrazione di FCA e del gruppo PSA hanno deciso di

“lavorare a una piena aggregazione dei rispettivi business tramite una fusione paritetica (50/50). Entrambi i consigli hanno dato mandato ai rispettivi team di portare a termine le discussioni per raggiungere nelle prossime settimane un Memorandum of understanding vincolante”.

Un matrimonio da 50 miliardi di dollari e che creerà il quarto costruttore automobilistico al mondo (8,7 milioni di veicoli), con ricavi di quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018. La parola d’ordine sarà “sostenibilità”. Undici i membri del consiglio di amministrazione: 5 nominati da FCA (incluso John Elkann come presidente) e altri 5 da PSA. Nel board è incluso anche il ceo Carlos Tavares che avrà un mandato di 5 anni in qualità di Chief Executive Officer.

Quest’ultimo afferma:

“Questa convergenza crea un significativo valore per tutti gli azionisti e apre a un futuro brillante per la società risultante dalla fusione. Sono soddisfatto del lavoro fatto finora con Mike e sarò molto felice di continuare a lavorare con lui per costruire insieme un grande gruppo”

La sede legale dovrebbe trovarsi in Olanda, anche se il nuovo colosso continuerà a mantenere sedi operative in Francia, Italia e negli Stati Uniti.

Memorandum of understanding

Nelle prossime settimane vi sarà un memorandum of understanding vincolante. Fca distribuirebbe ai propri azionisti un dividendo di 5,5 miliardi di euro e la propria partecipazione in Coma. Peugeot darebbe ai propri la partecipazione del 46% in Faurecia. Questi gli obiettivi:

“Sinergie annuali a breve termine stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti”.

Il perché della fusione

Nascerà il quarto costruttore al mondo con 8,7 milioni di auto vendute alle spalle di Gm, Volkswagen e l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Oltre 400.000 dipendenti. Il fatturato sfiorerà i 200 miliardi di euro. PSA (Peugeot, Citroën, Ds e Opel), con questa fusione, punta a entrare nel mercato americano. FCA ha urgente bisogno di piattaforme modulari e predisposte per l’elettrificazione, tecnologia fiore all’occhiello di PSA.

FCA e PSA: numeri a confronto

PSA lo scorso anno ha consegnato 1.903.370 auto contro un totale di 1.157.000 per FCA.  Fatturato di 38,3 miliardi di euro per i francesi contro i 26,7 miliardi di euro di FCA, che ha più stabilimenti e marchi sparsi in giro per il mondo (ciò che manca a PSA). Secondo il Wall Street Journal, la fusione creerebbe un gigante da 50 miliardi di dollari di capitalizzazione in Borsa con l’obiettivo di aggiungere altri 8/9 milioni di veicoli sul mercato ogni anno. L’alleanza aprirebbe il mercato cinese a FCA: PSA possiede una partnership con Dongfeng Motor Group. Si andrebbe a creare un colosso automobilistico mondiale:

“Si conferma una propensione europea a creare un grande gigante potenzialmente europeo che è nella linea di ciò che sosteniamo .Occorre considerare la concorrenza in Europa non solo in chiave nazionale. Abbiamo bisogno di giganti europei per affrontare le sfide con Cina e Usa”.

ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.