Dose booster: come sta andando in Italia e in Europa?
In conseguenza allo spread della variante Omicron la pandemia ha ripreso a galoppare con numeri sorprendenti: questa situazione ha portato a spingere molto sulla dose booster per arginare il tasso di ospedalizzazioni e di decessi. Vediamo qualche numero.
Cosa troverai in questo articolo:
Vaccinazione generale in Italia
Il totale delle dosi consegnate in Italia supera i 117 milioni: di queste, più del 99,9% sono state somministrate. Ricordiamo che il totale comprende, ad oggi, i due vaccini a mRNA, Pfizer-BioNTech e Moderna e i due ad adenovirus, Janssen e Vaxzevria. Pfizer, inoltre, fornisce anche il vaccino per uso pediatrico. Ecco una tabella riassuntiva delle dosi consegnate:
Come già detto, le dosi sono state inoculate negli attuali 2453 Hub vaccinali.
Come sta andando con la dose booster?
Da settembre in Italia è possibile fare la dose booster (o addizionale). Come la vaccinazione ordinaria, l’inoculazione è iniziata prima per le fasce più a rischio per poi essere estesa al resto della popolazione in età vaccinabile. A distanza di qualche mese, abbiamo che la popolazione che ha la maggiore copertura risulta essere quella degli over 80 con il 76,05% della platea totale. La fascia 70-79 è coperta al 69,51%. Una differenza sensibile, dato che le fasce risultano le più coperte con due dosi (o dose unica nel caso dello Janssen) rispettivamente al 94% e 92,17%. La fascia meno coperta di tutte, prevedibilmente, è quella 12-19, con il 7,97%.
Un discorso a parte bisogna farlo per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, i quali solo da qualche settimana possono accedere al vaccino. Su una platea di quasi 3,7 milioni, il 18,41% ha avuto la prima dose e solo il 2,43% ha la completato il ciclo vaccinale.
Per quanto riguarda la fascia oggetto di obbligo di vaccino, ovvero la fascia over 50, abbiamo che su una platea totale di 27.798.575 solo poco meno del 62% è coperto dalla dose booster. In particolare, la fascia 50-59 risulta avere circa metà della platea non ancora coperta dalla dose booster.
Dose booster: il confronto con l’Europa
Dai dati fino all’11 gennaio, l’Italia risulta essere uno dei paesi con il maggior tasso di copertura sulla dose booster. Con più del 40% della popolazione totale, si attesta sia al di sopra della media europea continentale sia della media dell’Ue.
Confrontando il dato con gli altri grandi paesi europei emerge che all’interno dell’area continentale il Regno Unito abbia il più alto tasso di somministrazione della dose booster, con oltre il 52% della popolazione generale coperta (dato del 10 gennaio). All’interno dell’Unione, spicca la Germania con un 43% circa di copertura (dato dell’11 gennaio). Italia e Francia sono appaiate con un dato che sfiora il 40% mentre la Spagna non si discosta dal trend europeo (inteso come Ue) con circa il 34% della popolazione generale vaccinata con la dose booster (o dose addizionale).
Questi dati “contraddicono” ciò che si è osservato con la seconda dose: la Spagna, infatti, è saldamente prima in questa classifica virtuale con oltre l’80% della popolazione generale vaccinata, mentre la Germania appare più distaccata con un dato che supera il 71% e con il Regno Unito al 70%. Ancora una volta, Francia e Italia sono appaiate con una percentuale che sfiora il 75%.