Cina e Coronavirus: parla Forchielli
Introduzione
Interessate intervista di Montemagno all’economista esperto di Cina Alberto Forchielli, pubblicata sul suo podcast Spotify. Eccone un estratto in cui si analizza l’impatto economico del Coronavirus.
Alberto, vado subito dritto al punto. Coronavirus e suo impatto economico: quale sarà?
Fortissimo, il governo cinese per evitare il contagio ha detto alle persone di stare a casa, di non lavorare. Fino a lunedì prossimo (oggi, ndr) non sta lavorando nessuno: il PIL cadrà. Il governo ha inoltre impedito ai propri cittadini i viaggi all’estero; a ciò si aggiunge il fatto che gli altri paesi non vogliono più cinesi e che le compagnie aeree stanno ponendo vedi sul volare in Cina. Essa, quindi, si è isolata. E la Cina invia 160 MLN di turisti (20% turismo mondiale, 340 MLD $), soldi per molte economie. Ad esempio, il PIL thailandese crescerà del 2% anziché 3%. I cinesi, poi, rappresentano il 60% del mercato del lusso, dalle mie fonti. Milano viveva degli acquisti dei cinesi che ora non ci sono più: i marchi sono in forte crisi, anche perché la gente non si muove più.
Perché fino a Lunedi (oggi ndr)?
Lunedì scadono due settimane da quando han chiuso Wuhan, la scommessa è: dobbiamo isolare Wuhan, a due settimane ci dovrebbe essere un calo dell’epidemia a Wuhan e poi dovremmo aver bloccato i focolai in giro per la Cina. Cosa sta succedendo attualmente: a Whuan i casi aumentano, ma in Cina stanno diminuendo. Non devono esserci altri Whuan in Cina, infatti i mercati cinesi hanno chiuso in aumento.
Dopo lunedì si rimette in moto la macchina?
In teoria sì, la gente torna a lavorare e le fabbriche riaprono: ora sembra non ci siano più grandi focolai.
Cosa comportano 2 settimane di blocco?
L’Impatto sul turismo e lusso è più lungo di due settimane, ci son tutte le procedure burocratiche da espletare. Però Lunedi (oggi, ndr) riaprono le fabbriche in Cina, ed è un buon segno: il consumo di petrolio in Cina era calato del 20% (infatti il suo prezzo è caduto di 15$); ma ammesso che le attività industriali ripartono, il turismo cinese ci metterà un po’ a ripartire. Questo è un grandissimo volano per i marchi italiani (i cinesi spendo in Italia perché i prodotti costano meno che in Cina e c’è rimborso dell’IVA).
La tua esperienza lì com’è?
Ora sono in Thailandia, a marzo sarei dovuto andare ad Honk-Kong. Non ci andrò perché il rischio è di rimanere bloccati lì nel caso parta il contagio. In questo caso tornerò a casa.
Altri posti che vedi problematici?
La Thailandia, dove sono ora. Perché riceve 10 MLN di turisti cinesi e per il Capodanno cinese ne ha ricevuti molti non avendo chiuso loro le porte. Io vedo moltissimi cinesi per strada: ci sono 25 casi dichiarati, secondo i dati diffusi dal governo. Poi chissà quanti ce ne saranno veramente, in quanto il governo militare tende a nascondere e non è stato chiuso l’accesso ai cinesi. E’ meglio che me ne vada anche io.
Previsione lato economico da qua a fine anno: questa vicenda che impatto a cascata avrà sull’economia generale?
L’Italia sente il lato turismo, esportando poco in Cina (20 MLD su 500, il 4%) ma la Germania, che esporta molto, sente molto il Coronavirus: il suo PIL può cadere anche dell’1%. E noi, essendo molto dipendenti dalla Germania, potremmo risentirne. Dipende da quanto dura: secondo me durerà 6 mesi prima di tornare alla normalità: in Italia nel breve può togliere 0,5% PIL. Lungo l’anno, se va bene, si arriverà in pari.
Altro mio dubbio: i Fondi d’investimento ogni sei mesi dicono che il mercato crasherà. Tra tutte queste vicissitudini mondiali, secondo te quanto è realistico questo crollo quest’anno?
Io sono pessimista da un po’; ritengo questo mercato sopravvalutato con dei multipli non sostenibili: essi sono molto alti ma gli utili di impresa non stanno aumentando come dovrebbero. Prima o poi mi aspetto una flessione, nel 2020. Il problema è che la gente non sa dove mettere i soldi, per cui che il mercato cada non c’è dubbio, bisogna capire quando. Io ora non investo in borsa e aspetto che diventi soft nel corso dell’anno. Poi però sono anni che mi sbaglio.
NOCI afferma: L’economia in realtà è bilanciata dal fatto che la Cina è una macchina che va avanti e quindi loro spendono e investono. E’ vero, però poi capita una vicenda come questa e tutto si blocca. La tua opinione?
La Cina è calata negli ultimi due anni e per questo l’economia mondiale è cresciuta con un tasso inferiore: al di là del coronavirus, la crescita mondiale stimata dal FMI è più bassa di 4 punti rispetto all’anno precedente. La crescita della Cina sta calando: non possiamo sostenere l’economia mondiale con la crescita della Cina: essa è molto indebitata e non può mantenere questo tasso di crescita nel medio periodo.
Il rapporto attuale Cina Usa, com’è?
Hanno appena firmato un accordo che è una vittoria per gli USA: mantengono i dazi e la Cina si impegna a comprare 200 MLD $ all’anno. Cifra iperbolica: sulla carata ha vinto Trump. Ma non sarà un accordo di lungo termine, questo è basato sul breve periodo. E sulle elezioni 2020, vincerà Donald.