Caro aerei, voli sempre più costosi e i low cost sempre meno low
Perché ovviamente non basta l’ansia da cancellazione improvvisa dei voli che sta attanagliando qualsiasi viaggiatore in questo periodo o gli scioperi repentini degli assistenti di volo. Eh no, doveva arrivare il caro aerei e con lui l’aumento dei prezzi dei biglietti! Sulla base dei dati Istat, rispetto a giugno 2021, quest’anno lo stesso periodo ha visto un incremento dei prezzi dei voli internazionali del 124,1%. Si, avete letto bene! 124,1%! I prezzi dei voli nazionali sono aumentati di un terzo rispetto a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente.
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Caro aerei, quanto sono aumentati i prezzi?
Ma quanto conviene fare un confronto con i prezzi dei voli del 2021 o anche del 2020 se in questi 2 anni la domanda è stata molto bassa causa pandemia da Covid 19? Effettivamente non conviene moltissimo. Prendiamo dunque come benchmark il 2019, ultimo anno pre covid. Quando tutto era ancora “normale”.
Rispetto al 2019 i prezzi dei biglietti aerei sono aumentati del 10-20%. Ma quali sono le cause principali?
Le cause dell’aumento dei prezzi
Prima di tutto, il motivo principale dell’aumento dei prezzi è l’incremento della domanda e non tutti gli aeroporti sono preparati a questo. Si sa, quando la domanda aumenta e l’offerta è limitata, il prezzo lievita. Inoltre, la carenza di personale ha portato ad una pressione salariale non indifferente con un impatto importante sul prezzo finale del biglietto. Un altro fattore che ha determinato l’aumento dei prezzi è sicuramente il forte incremento del prezzo del carburante. Tale voce ha un impatto del 40% sui costi complessivi di una compagnia aerea. Altro elemento che fa lievitare il costo del biglietto di almeno euro 30 è il bagaglio a mano da portare in cabina. Per non parlare del prezzo del posto a sedere che può arrivare fino ad euro 45 e delle assicurazioni sul viaggio.
Caro aerei, addio ai voli low cost?
Ci stiamo quindi dicendo che dovremo dire addio ai voli da 9 euro andata e ritorno? Micheal o’Leary, amministratore delegato di Ryanair, è intervenuto sull’argomento ed effettivamente ha confermato che sarebbe quasi impossibile sostenere un viaggio a medio-lungo termine con una tariffa media di euro 40, soprattutto nei mesi di luglio e agosto. Pare proprio che la crisi del settore aereo congiuntamente all’aumento dell’inflazione e a quello dei costi di gestione, renderà meno low i costi di queste compagnie.
Breve excursus tra i voli più costosi
Intanto il caro aerei si sta riscontrando già adesso. Un volo per Lisbona costa mediamente 380 euro senza bagaglio e anche il ritorno verso Milano da Oporto non è da meno. Ma questo è niente. Secondo una indagine di Assoutenti, se si decide di andare a Pechino, partendo da Roma Fiumicino ad agosto, il volo costa euro 3.396. Se si parte da Roma! Il prezzo lievita (e non di poco) se si sceglie un collegamento più rapido andando a sfiorare anche gli euro 10.000. Se si parte da Milano Malpensa invece, con 3 scali e 32 ore di viaggio, il prezzo scende ad euro 2.409. Quasi low cost insomma! Se si vuole andare nella Big Apple, si devono sborsare almeno euro 1.243 se si parte da Roma Fiumicino mentre 915 euro da Malpensa.
Quindi, a conti fatti, ci stiamo dicendo che viaggiare in aereo sta per diventare una prerogativa solo dei ricchi? Cioè, di chi può spendere euro 45 per un posto tanto largo da poter stendere le gambe e con la vista sulle nuvole? Certo che il niente sta davvero incominciando a costare un po’ troppo!