La bufera delle scarpe a Sanremo 2024: cosa sappiamo della pubblicità occulta di John Travolta

Sanremo Festival host and artistic director Amadeus (L) with US actor John Travolta on stage at the Ariston theatre during the 74th Sanremo Italian Song Festival, in Sanremo, Italy, 07 February 2024. The music festival will run from 06 to 10 February 2024. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Il Festival di Sanremo 2024 è stato teatro non solo di esibizioni musicali e talenti emergenti, ma anche di una polemica che ha attraversato rapidamente i confini dell’Ariston, toccando temi di etica pubblicitaria e regolamentazione mediatica. Al centro della controversia, le scarpe indossate da John Travolta, ospite d’eccezione al Festival di Sanremo 2024, che hanno sollevato sospetti di pubblicità occulta, facendo emergere un dibattito più ampio sulla trasparenza e l’integrità nel mondo dello spettacolo e della pubblicità.

Il Caso delle Scarpe di John Travolta a Sanremo

La partecipazione di John Travolta a Sanremo 2024 ha scatenato polemiche per le sue scarpe U-Power, sollevando sospetti di pubblicità occulta e spingendo il Codacons a chiedere indagini ad Agcom e Antitrust.
Credits: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Durante la sua apparizione sul palco sanremese, John Travolta, noto per i suoi ruoli iconici in film che hanno fatto la storia del cinema come “Saturday Night Fever” e “Grease”, ha attirato l’attenzione non solo per la sua performance ma anche per un dettaglio non trascurabile: le sue scarpe. Le sneakers, marchiate U-Power, hanno acceso i riflettori sulle dinamiche spesso oscure tra pubblicità e intrattenimento.

In risposta alle accuse di pubblicità occulta, l’azienda U-Power ha prontamente sottolineato l’assenza di un coinvolgimento diretto nella scelta dei contenuti della performance dell’attore, rimarcando la propria estraneità alla polemica e sottolineando un accordo preesistente tra la Rai e Travolta, di cui U-Power non era parte.

Anche durante la conferenza stampa che ha seguito la serata di ieri, sia Amadeus che la dirigenza Rai hanno sottolineato che non c’è stato alcun accordo tra la Rai e l’azienda produttrice di scarpe e che il logo non è stato coperto perché non c’è stato molto tempo da quando l’attore è arrivato a quando è andato sul palco. Hanno ammesso l’errore e la mancata rigorosità. Inoltre, la Rai e Amadeus ribadiscono che a John Travolta è stato concesso solo un rimborso spese, contrariamente a quanto diffusosi nelle ultime ore, per cui avrebbe percepito un cachet di ben 200.000 euro.

Ricordiamo che lo scorso anno Leo Gassman era stato costretto a esibirsi in canottiera poiché sulla giacca che avrebbe dovuto indossare compariva visibile il logo del marchio della medesima.

Alcuni hanno ipotizzato che John Travolta avrebbe percepito una somma pari a 1 milione di euro dall’azienda U-Power per indossare le scarpe a Sanremo. Inoltre, la giornalista Selvaggia Lucarelli e il Fatto Quotidiano, segnala che la frase detta da Amadeus prima del siparietto del ballo del Qua Qua sarebbe in effetti il motto dell’azienda produttrice di scarpe, cioè “Don’t worry… be happy”.

La Reazione delle Autorità

La situazione ha spinto il Codacons a presentare un esposto ad Agcom e all’Antitrust, sollecitando un’indagine formale sulla questione. Questa mossa riflette la crescente preoccupazione per la pubblicità occulta, fenomeno non nuovo ma sempre più sotto i riflettori in eventi di grande visibilità come il Festival di Sanremo. La questione sollevata riguardo al cachet dell’attore, considerato da alcuni sproporzionato rispetto alla performance offerta, ha aggiunto ulteriore complessità al dibattito, portando a interrogarsi sulla congruità delle risorse pubbliche impiegate in tale contesto.

Un Cammino verso Maggiore Trasparenza?

La polemica di Sanremo 2024 apre una finestra su questioni più ampie che riguardano l’interazione tra celebrità, pubblicità e il pubblico. In un’era in cui la pubblicità si intreccia sempre più sottilmente con l’intrattenimento, la trasparenza diventa un bene prezioso per la fiducia del pubblico. Questo episodio, forse, potrà fungere da catalizzatore per una riflessione più approfondita sulle pratiche pubblicitarie nell’industria dello spettacolo, spingendo verso un futuro in cui la chiarezza e l’onestà non siano solo aspirazioni ma realtà consolidate.

L’eco della polemica di Sanremo 2024 risuona ben oltre la questione delle scarpe di un celebre attore, toccando i nervi scoperti di una società che chiede maggiori garanzie di trasparenza e integrità, sia sul piccolo schermo che nella vita di tutti i giorni.