Alitalia diventa ITA: quali sono gli scenari futuri?
Approvato alla Camera il Decreto Mille Proroghe ma una situazione di stallo si è avuta sulle riaperture dei negozi e delle attività commerciali e su un dossier molto “caldo” in Italia. Si tratta del progetto Alitalia: l’emendamento che rivedeva le norme per la cessione della ex compagnia di bandiera e per la restituzione del prestito pubblico rimane accantonato.
Oggi il Premier Draghi ed i Ministri interessati hanno tenuto il summit della compagnia di volo di bandiera in cui è stato tracciato per linee generali il percorso che porterà all’attività della compagnia. Essa avverrà in tre fasi: la vendita diretta di un ramo, l’affitto di due blocchi e la pubblicazione di tre bandi di gara per degli asset da cedere in un secondo momento.
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Alitalia diventa Ita grazie agli aiuti di Stato
Il Decreto Rilancio aveva già dato il via libera per la nazionalizzazione di Alitalia, una compagnia aerea che è in amministrazione straordinaria dal 2 maggio 2017. Si tratta del quarto governo a ritrovarsi la “patata bollente” da sbrigare tra cui: esecutivo Gentiloni da cui ha ricevuto un prestito da 900 milioni di euro in due tranche. I governi Conte I e Conte II il vettore è stato a un passo dal finire tra le mani di un consorzio italo-americano Ferrovie dello Stato-Atlantia-Delta Air Lines (ma le trattative sono naufragate al momento clou).
Successivamente è cambiata la gestione commissariale e sono arrivati altri 400 milioni di euro di prestito.
Il secondo esecutivo Conte invece ha dato vita ad una newco per rilanciare il Brand Alitalia e l’ha affidato a Fabio Lazzerini(amministratore delegato) e Francesco Caio (presidente).
Per tale progetto sono stati stanziati circa 3 miliardi di euro molto più del Fondo stanziato per l’intero settore che si aggira attorno ai 350 milioni di euro.
Alitalia diventa ITA primo step: la trattativa diretta
Come anticipato precedentemente, il Piano prevede la vendita diretta del ramo aviation di Alitalia in amministrazione straordinaria a Italia Trasporto Aereo (ITA). Questa procedura consentita dal diretto interno perché oltre al trasporto persone, questo ramo fornisce il servizio pubblico essenziale tra cui: (il trasporto dei medicinali o la continuità territoriale).
Su questa fase, la Commissione dell’Antitrust UE ci sarebbe un via libera di massima, ma i tecnici pretendono ulteriori dettagli affinché ci possa essere effettivamente una discontinuità rispetto al passato.
Il Passaggio intermedio che potrebbe compromettere le trattative
Il secondo step prevede la cessione del ramo aviation prima al Tesoro e poi successivamente ad ITA ma potrebbe rappresentare non poche insidie. Le altre compagnie aeree, però, potrebbero presentare ricorsi.
Il motivo è l’aggiro della richiesta comunitaria di preparare bandi di vendita aperti a tutti e non fossero discriminatori. Contemporaneamente a questa fase, Alitalia darebbe ad Ita i servizi di handling e manutenzione portando ricavi ed una notevole riduzione di costi operativi. Questo permetterebbe di adempiere agli impegni previsti dal decreto che prevedono anche i servizi di terra e di manutenzione in mano alla newco.
Ciò dovrebbe permettere alla Compagnia di poter volare già dalla prossima estate sfruttando il boom previsto dopo la pandemia. Nel frattempo il Commissario straordinario Leongrande dovrà preparare tre bandi di vendita per tre rami aziendali: handling, manutenzione ed Alitalia Loyalty.
Nuove rotte per Alitalia
Per poter ripartire in estate, sarà necessario il dimensionamento della flotta disponibile in modo tale da essere in grado di sfruttare la ripresa dei viaggi. Sono previste, inoltre, nuove rotte nell’area Mediterranea. Infine, è prevista anche un coordinamento da parte dei ministeri competenti insieme all’amministrazione straordinaria per la gestione di Italia Trasporto Aereo ed Enac.