Ufficiale Riforma della Giustizia: “Processi più rapidi, abbiamo assunto nuovi magistrati” | Basta passare anni per attendere una sentenza

Tribunale

Tribunale (Depositphotos FOTO) - www.managementcue.it

I dati europei continuano a collocare l’Italia nelle ultime posizioni per efficienza della giustizia, evidenziando la necessità di interventi.

La lentezza dei processi è una problematica cronica del sistema giudiziario italiano, costringendo spesso cittadini e imprese ad attendere anni prima di ottenere una sentenza definitiva. La necessità di una riforma della giustizia che porti a processi più rapidi è un tema ricorrente nel dibattito politico e sociale.

Su 42 Stati presi in considerazione, l’Italia si classifica solamente al trentacinquesimo posto per efficienza del sistema giudiziario. Questo dato evidenzia come, nonostante gli annunci e le potenziali riforme, il nostro paese si trovi ancora nelle retrovie a livello europeo, ben lontano dagli standard di efficienza raggiunti dai paesi scandinavi, che occupano le prime posizioni della classifica.

Tra gli ultimi in classifica, insieme all’Italia, figurano anche Polonia, Turchia e Spagna, quest’ultima fanalino di coda. La valutazione dell’Ufficio statistico si basa su una serie di indicatori fissati dal Consiglio d’Europa e dalla Banca mondiale, che tengono conto di fattori come la spesa pubblica per la giustizia, il fondo per il patrocinio gratuito, il numero di magistrati e avvocati, e l’efficienza dei sistemi alternativi di risoluzione delle controversie (come la mediazione).

Questi dati pongono seri interrogativi sull’efficacia delle misure adottate finora per accelerare i tempi della giustizia. Sebbene l’assunzione di nuovi magistrati possa rappresentare un passo nella giusta direzione, la classifica europea suggerisce che sono necessari interventi più ampi e strutturali per affrontare l’ipertrofia dei conflitti civili e penali e allineare l’efficienza del sistema giudiziario italiano agli standard europei.

L’Italia al penultimo posto in Europa per efficienza della giustizia

Come evidenziato dalla classifica dell’Ufficio statistico del Ministero della Giustizia, l’Italia si colloca al trentacinquesimo posto su 42 paesi europei per efficienza del sistema giudiziario. Questo dato la pone tra le nazioni con le maggiori difficoltà nel garantire tempi rapidi per la risoluzione delle controversie legali.

Paesi come Danimarca, Finlandia e Portogallo si distinguono per l’alta efficienza dei loro sistemi giudiziari, mentre l’Italia si trova in una posizione critica, superata anche dalla Grecia. Solo Polonia, Turchia e Spagna si collocano al di sotto del nostro paese in questa specifica classifica.

Martello tribunale
Martello giudice (PIXABAY FOTO) – www.managementcue.it

La necessità di riforme concrete oltre le assunzioni

Sebbene l’assunzione di nuovi magistrati possa contribuire a smaltire il carico di lavoro pendente e potenzialmente accelerare i tempi dei processi, la classifica europea indica che solo questo intervento potrebbe non essere sufficiente a colmare il divario con i paesi più efficienti.

È necessario un approccio più ampio e strutturale, che intervenga su diversi fronti: Semplificazione delle procedure: Ridurre la burocrazia e snellire i passaggi processuali. Digitalizzazione del sistema: Implementare strumenti informatici efficienti per la gestione dei fascicoli e delle comunicazioni. Potenziamento dei sistemi alternativi di risoluzione delle controversie: Incentivare la mediazione, la negoziazione e l’arbitrato per ridurre il carico sui tribunali.