Ufficiale: “Il vostro capo vi deve un aumento” | Non importa in che settore lavorate, è così e basta

carta di credito nel portafogli

Il vostro capo vi deve un aumento (pixabay.com) - www.managementcue.it

Il vostro capo vi deve un aumento. Indipendentemente dal settore in cui operate, la realtà è questa. Cosa serve sapere

Spesso, la vita lavorativa si presenta come un incessante vortice di impegni, scadenze da rispettare e contratti da rinnovare. Tuttavia ci sono novità significative che possono incidere su queste dinamiche.

Quando si parla di diritti dei lavoratori, infatti, nulla è mai completamente scontato, e sono spesso le sentenze o i chiarimenti ufficiali a ridefinire aspettative iniziali.

Un tema controverso riguarda un diritto assolutamente fondamentale, specialmente nel caso dei lavoratori con contratti a tempo determinato.

Ma le cose potrebbero non essere come sembrano: anche coloro che pensavano di dover rinunciare a qualcosa potrebbero ricevere una gradita sorpresa.

Le nuove indicazioni del Ministero

Come evidenziato da Brocardi, con la nota del 27 marzo 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito chiarimenti rilevanti riguardo alla possibilità di monetizzare le ferie non godute dai docenti con contratto a tempo determinato. Questo documento esamina l’articolo 5, comma 8, del D. L. 95/2012, che in generale vieta il pagamento delle ferie non fruite nella pubblica amministrazione. Tuttavia, questo stesso decreto è stato modificato dalla legge 228/2012, la quale introduce una significativa eccezione per il personale scolastico non di ruolo, come i supplenti brevi o i docenti con contratto fino al termine delle lezioni. Per questi lavoratori, se le ferie non sono state godute, è garantito il diritto a ricevere un indennizzo per i giorni residui.

Il Ministero sottolinea che il calcolo delle ferie per i docenti a tempo determinato deve essere proporzionato alla durata del contratto, seguendo una misura di 30 o 32 giorni su base annua (360 giorni). Inoltre, come stabilito dalla legge 228/2012, le ferie devono essere fruite nei periodi di sospensione delle lezioni previsti dai calendari regionali. Tuttavia, non basta che il calendario preveda una sospensione: è necessaria una richiesta esplicita del docente o un atto formale del dirigente scolastico.

ferie pagate con euro e uomo in costume
Un diritto fondamentale (pixabay.com) – www.managementcue.it

Un diritto irrinunciabile

Secondo quanto riportato da Brocardi, l’ordinanza n. 16715/2024 della Corte di Cassazione ha chiarito che i docenti non possono essere automaticamente considerati in ferie durante le sospensioni scolastiche, a meno che non vi sia una richiesta o una disposizione specifica. Inoltre, come ribadito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella causa C-218/22, il lavoratore ha sempre diritto a un risarcimento qualora non sia stato in grado di godere delle ferie per motivi non imputabili a lui.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito chiarisce che ogni lavoratore con un contratto a tempo determinato ha diritto a ricevere un compenso per le ferie non fruite, qualora non sia riuscito a sfruttarle a causa di vincoli contrattuali. La somma da corrispondere deve essere calcolata sottraendo ai giorni di ferie maturati quelli effettivamente utilizzati; la differenza rappresenta l’importo dell’indennizzo dovuto.