Ultim’ora, “Addio al Pianeta Terra”: gli scienziati hanno la data ufficiale | L’umanità si può solo rassegnare

Lasciare il pianeta Terra (Canva) - managementcue.it
Il fatto che tutti dovranno abbandonare il pianeta, ha ormai i giorni contati. Ecco perché, se vuoi lasciarlo anche tu, dovrai organizzarti.
Il mondo in cui viviamo oggi è radicalmente diverso, da quello di pochi decenni fa. Dal momento che le innovazioni tecnologiche, le crisi globali, e i cambiamenti climatici, stanno ridefinendo il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e viviamo.
Per di più, la velocità con cui avvengono queste trasformazioni, di fondo rende difficile adattarsi, sebbene al tempo stesso, apra a nuove opportunità. D’altronde, i confini fra Paesi e culture si stanno assottigliando, favorendo scambi e contaminazioni i quali arricchiscono le nostre società.
Tuttavia, il cambiamento porta anche sfide complesse: con disuguaglianze sociali, instabilità geopolitiche, e incertezze economiche. Tutte cose richiedenti esattamente soluzioni innovative, e uno sguardo più consapevole sul futuro.
Ed è proprio in questo scenario in continua evoluzione che, comprendere i meccanismi del cambiamento si rivela fondamentale: al fine di affrontarlo con spirito critico, resilienza, e una rinnovata apertura verso il mondo che verrà.
Cosa troverai in questo articolo:
Un mondo sotto ai nostri piedi
“Sappiamo più cose sul Sistema Solare, che sulle profondità della Terra”: affermazione, questa, senza dubbio sorprendente, ma che rende bene l’idea del mistero il quale avvolge il cuore del nostro pianeta. Studi recenti, infatti, stanno lentamente svelando segreti nascosti; e un’indagine condotta sul nucleo interno terrestre, ha portato alla luce qualcosa di inaspettato. Il quale, non solo cambia velocità di rotazione, bensì potrebbe mutare anche nella forma.
Studiare una zona così profonda e inaccessibile, sembrerebbe perciò impossibile, eppure la chiave è nei terremoti. Le cui onde sismiche, viaggiando attraverso il pianeta, si deformano a seconda del materiale attraversato. Per questo, analizzando 168 coppie di terremoti quasi identici, i ricercatori hanno potuto appunto rilevare sottili differenze nelle onde, collegate ai cambiamenti nel nucleo.
Un nucleo in movimento
Il nucleo interno, nello specifico, è una sfera densa di ferro e nichel grande quanto Plutone, e si comporta in modo sorprendente. Ovvero, mostra una “super-rotazione” (ruotando, cioè, più velocemente della Terra); potendo, tuttavia, aver rallentato in realtà. Motivo per cui, secondo il geofisico John Vidale, la sua superficie, vicina al punto di fusione, potrebbe presentare rilievi e avvallamenti.
Per confermare queste ipotesi, quindi, sarà necessaria un’enorme quantità di dati. Oltre che, se davvero il nucleo continuerà a muoversi come negli ultimi 15 anni, presto potrebbe tornare nella stessa posizione del 2000: aprendo, dunque, una nuova finestra su comportamenti finora ignoti.