“Non mangiate patate, provocano arresto cardiaco”, il Ministero della Salute ha lanciato l’allarme: queste sono letali

Patate

Patate tossiche pericolose illustrazione (Canva foto) - managementcue.it

Il Ministero della Salute interviene sull’allarme patate: attenzione ai tuberi, possono essere tossici, non mangiateli!

Chi non ha mai lasciato una patata qualche giorno in più nel cestino, trovandola poi leggermente avvizzita o con un piccolo germoglio? In apparenza innocui, questi segnali potrebbero invece nascondere rischi ben più seri. L’idea che un alimento così comune possa avere effetti dannosi sulla salute può sorprendere, ma alcuni comportamenti quotidiani sottovalutati possono trasformare un ingrediente base della cucina in un potenziale pericolo.

Il dibattito su ciò che è realmente sicuro da mangiare torna ciclicamente, e le patate non fanno eccezione. Da sempre considerate versatili e nutrienti, queste radici hanno accompagnato la tradizione gastronomica italiana per secoli. Ma esiste un momento in cui una patata non è più “buona”? E soprattutto, quando può diventare dannosa per la salute?

Una buccia dal colore alterato, una superficie rugosa, germogli sottili che spuntano dalle gemme: segnali spesso ignorati o eliminati con un coltellino prima della cottura. Tuttavia, ciò che non si vede può fare la differenza. Alcune sostanze naturali presenti nel tubero possono, in certe condizioni, moltiplicarsi fino a diventare tossiche. Ecco perché la semplice osservazione dell’aspetto esteriore non è sempre sufficiente.

A lanciare l’allarme è stato il Ministero della Salute, con un comunicato che ha scatenato interrogativi e preoccupazioni. Non si tratta di una demonizzazione del prodotto, ma di un invito a una maggiore attenzione durante la conservazione e la preparazione. Il cuore della questione ruota attorno a una sostanza poco nota ma molto rilevante: la solanina.

Cosa succede quando le patate diventano verdi

Le patate fanno parte della famiglia delle Solanaceae, la stessa di pomodori e melanzane. In condizioni normali, i livelli di solanina e caconina – alcaloidi naturali – restano ben al di sotto della soglia di pericolo. Tuttavia, quando le patate sono esposte alla luce, al calore o all’umidità, i livelli di queste sostanze possono aumentare sensibilmente. Il colore verde che compare sulla buccia o la presenza di germogli sono segnali evidenti di questo processo.

Secondo Selenella, è fondamentale conservare le patate in ambienti freschi, bui e asciutti, lontano da cipolle e frutta, che accelerano la germogliazione. Il pericolo vero nasce dal consumo di quantità elevate di solanina, che può causare disturbi gastrointestinali, febbre, confusione mentale e, nei casi più gravi, coinvolgere anche il sistema nervoso.

Patate
Patate illustrazione (Canva foto) – managementcue.it

L’avviso del Ministero: rischio per alcune categorie

Nel comunicato diffuso, il Ministero della Salute ha precisato che non esiste un rischio diffuso per l’intera popolazione, ma ha raccomandato di evitare il consumo di patate verdi o germogliate soprattutto nei bambini piccoli, negli anziani e nelle donne in gravidanza. In soggetti vulnerabili, infatti, una quantità eccessiva di solanina può provocare sintomi gravi, fino ad arrivare – in casi estremi e particolari – a conseguenze cardiovascolari.

L’allarme non è un divieto, ma una precauzione importante. La corretta conservazione e l’attenzione all’aspetto del tubero possono evitare ogni tipo di rischio. Una patata sana resta un alimento prezioso, ma quando si trasforma, può diventare anche un pericolo per la salute.