L’utilizzo del grasso lubrificante presso le realtà della meccanica

Chi lavora nella meccanica lo sa bene: l’utilizzo di un grasso lubrificante è indispensabile all’interno di una molteplicità di compiti.
Si tratta infatti di una soluzione composta da sostanze prevalentemente di matrice oleosa, tenute insieme attraverso un elemento che funge da addensante.
Questo prodotto è disponibile in commercio secondo molteplici formulazioni differenti e per raggiungere anche i punti più difficili è meglio optare per un grasso lubrificante in formato spray, pratico e versatile.
In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più sulle applicazioni del grasso lubrificante e su come orientarsi nella scelta.
Il settore preferenziale in cui viene adoperato è indubbiamente la meccanica, all’interno della quale convergono svariati ambiti e attività produttive: dall’automotive alle industrie deputate alla produzione di elettrodomestici e beni di consumo, solo per citarne alcuni.
Cosa troverai in questo articolo:
Grasso lubrificante: a cosa serve?
A cosa serve un grasso lubrificante? Si tratta di un prodotto che viene adoperato nell’intento di rimuovere la ruggine e lubrificare, ovvero “rendere scorrevoli gli elementi a contatto di un meccanismo”, per utilizzare la definizione del Vocabolario Treccani.
Il funzionamento del singolo oggetto avviene con maggiore scioglievolezza, grazie alla rimozione di una condizione di attrito; la maggior parte dei prodotti tende ad avere un’elevata resistenza all’acqua.
Pertanto, oltre che per le componenti di cui l’uso è frequente, un grasso lubrificante si rivela l’ideale in tutti quei casi in cui il congegno non entra in funzione da diverso tempo, aiutando a sbloccarlo e a riportarlo in una condizione di normalità.
Infine, può essere impiegato su oggetti di per sé usurati, prolungandone il ciclo di vita e migliorando la condizione delle parti più soggette a deterioramento.
Un prodotto adatto per molteplici esigenze
Il grasso lubrificante è un prodotto particolarmente versatile e in grado di rispondere a molteplici esigenze: andrebbe perciò scelto in tale ottica.
Si rivela il connubio di tre elementi, dosati diversamente a seconda della singola formulazione: addensante, olio e additivi. Ognuno di essi denota un’azione specifica e complementare a quella degli altri, implementando le caratteristiche di protezione tanto dall’usura che dalla ruggine.
Quali sono le tipologie più comuni disponibili in commercio? Ecco quelle più utilizzate in ambito meccanico:
- grasso multiuso: si distingue per la formulazione versatile e affidabile, ideale a contatto con le componenti più sensibili e delicate, per le quali assicura un’elevata resistenza sia meccanica che all’acqua;
- grasso con base sintetica: sovente realizzato in silicone, viene adoperato nei macchinari che contengono elementi rotanti e in particolare i cuscinetti. Offre standard eccellenti per contrastare l’ossidazione, assicurando una durata ottimale;
- grasso adesivo: viene impiegato soprattutto sui pezzi meccanici che funzionano in movimento come le boccole o gli ingranaggi. Il prodotto top di gamma è quello in formato spray;
- grasso al litio: parliamo di una sottocategoria del grasso multiuso, dalle spiccate proprietà anticorrosive. Viene generalmente adoperato in ambito automobilistico e serramentistico.
L’uso del grasso spray per la catena della moto
Una delle applicazioni più rinomate e frequenti del grasso lubrificante è quella che lo vede come un prodotto basilare per la manutenzione della catena della moto: una componente fondamentale affinché il mezzo possa assicurare performance ottimali e nel segno della sicurezza.
L’utilizzo di questo prodotto non è un necessario unicamente quando la catena dà problemi: andrebbe adottato con una certa periodicità a livello preventivo. L’applicazione è di per sé semplice, tanto che diversi amanti delle due ruote la fanno in autonomia