“Ho solo contattato l’INPS”: sono 6 anni di reclusione più 25mila euro di multa | Non potete farlo, passata la legge

INPS arrestato illustrazione (Canva e Depositphotos foto) - managementcue.it
Contattare l’INPS non basta: rischi enormi se commetti questo errore, multe salatissime e non solo! Scopri i dettagli.
Il rapporto tra cittadini e INPS è diventato sempre più centrale nella gestione delle pratiche quotidiane. Richieste di bonus, agevolazioni e sussidi passano attraverso un sistema che sembra semplice, ma che nasconde numerose insidie. Basta una piccola dimenticanza o una dichiarazione imprecisa per trovarsi in una situazione molto complicata.
Molti ritengono che un semplice errore sia facilmente correggibile, magari con una telefonata o un aggiornamento online. Ma non sempre è così. Quando si tratta di documenti ufficiali e dichiarazioni sostitutive, la leggerezza può trasformarsi in una vera e propria violazione della legge, con conseguenze ben più gravi di una semplice rettifica.
Presentare una DSU senza la dovuta attenzione o inserire dati non corretti nell’ISEE può comportare rischi che pochi immaginano. Non si tratta solo della perdita di un beneficio economico, ma di vere e proprie responsabilità penali che, una volta accertate, non lasciano spazio a molte difese. Ed è proprio in questi casi che non basta dire “ho solo contattato l’INPS”.
Come evidenziato anche da Investire Oggi, la novità normativa entrata in vigore porta con sé sanzioni molto più severe per chi sbaglia, anche involontariamente. Le nuove regole non ammettono leggerezze e trattano con estrema durezza ogni tipo di irregolarità legata alla dichiarazione dell’ISEE.
Cosa troverai in questo articolo:
Cosa prevede la legge per chi sbaglia l’ISEE
Dal 5 marzo 2025, con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono state introdotte importanti modifiche alla disciplina dell’ISEE. Oltre alla sterilizzazione dei buoni fruttiferi e dei titoli di Stato nella DSU, è stata rafforzata l’attenzione sulle sanzioni per omissioni e dichiarazioni false. Gli articoli 75 e 76 del DPR 445/2000 stabiliscono che chi presenta un ISEE sbagliato rischia sanzioni che vanno da 5.000 a oltre 25.000 euro.
Anche chi sbaglia senza dolo può essere punito severamente, con l’obbligo di restituire quanto percepito grazie a un ISEE non corretto. In casi particolarmente gravi, come quelli in cui l’importo indebitamente ottenuto supera i 4.000 euro, si può arrivare addirittura alla reclusione da 3 a 6 anni.
Le conseguenze penali e il rischio di esclusione dai bonus
Chi viene sorpreso con un ISEE non veritiero, anche per semplice negligenza, oltre alla multa e alla restituzione dei benefici, rischia l’esclusione da tutte le future agevolazioni. In presenza di dichiarazioni mendaci o omissioni volontarie, si configura infatti il reato previsto dall’articolo 316 ter del Codice Penale. Questo comporta non solo sanzioni amministrative, ma anche procedimenti penali con conseguenze molto pesanti.
Ottenere bonus o prestazioni a cui non si avrebbe diritto, anche in buona fede, porta quindi a un percorso giudiziario complesso e oneroso. Per questo motivo è fondamentale prestare attenzione massima alla compilazione della DSU e correggere eventuali errori prima di utilizzare l’ISEE per qualsiasi richiesta.