Manager in difficoltà: il 41% non si sente pronto per il nuovo ruolo

Manager stressato illustrazione (Canva foto) - www.managementcue.it
Manager non si sentono adeguati al ruolo: le sfide della leadership contemporanea tra innovazione, stress e trasformazione digitale.
Negli ultimi anni, il ruolo del manager si è trasformato in maniera profonda e continua. Le organizzazioni stanno vivendo un periodo di ridefinizione strutturale, e a guidare questo cambiamento sono proprio le figure manageriali, chiamate a conciliare visioni strategiche ambiziose con un contesto operativo in costante mutamento.
Non si tratta più soltanto di coordinare attività e persone, ma di interpretare e anticipare le esigenze di un mercato sempre più veloce e complesso.
In questo scenario, la pressione sulle competenze dei manager è aumentata. La digitalizzazione, l’evoluzione dei modelli organizzativi e l’integrazione di nuove tecnologie hanno profondamente modificato il panorama delle responsabilità. I leader devono ora confrontarsi con team intergenerazionali, dinamiche ibride e aspettative in evoluzione da parte dei collaboratori.
La capacità di gestire il cambiamento e motivare diventa così tanto importante quanto saper leggere un bilancio o costruire un piano strategico.
Cosa troverai in questo articolo:
Cosa significa essere “il capo” oggi
Ma essere a capo non significa essere pronti. Sempre più spesso, il passaggio da professionista a manager non è supportato da un adeguato accompagnamento formativo. E se da un lato si chiede ai leader di essere ispiratori, resilienti e innovativi, dall’altro manca talvolta una visione chiara di quali strumenti offrire per consentire loro di esserlo davvero. In questo vuoto formativo, emergono insicurezze, difficoltà ad applicare quanto appreso e una crescente sensazione di solitudine decisionale.
Anche il benessere organizzativo entra in gioco: i manager sono i primi a dover equilibrare produttività e salute mentale, gestendo il proprio tempo e quello degli altri, risolvendo conflitti, creando ambienti motivanti. Ma chi li prepara a farlo?

Tra aspettative e realtà: cosa manca ai nuovi leader
Una recente indagine condotta da Cegos Italia su un campione di 400 dirigenti rivela un dato significativo: il 41% dei manager non si sente pronto per il nuovo ruolo. Come riporta Il Sole 24 Ore, questa incertezza è spesso legata alla mancanza di un’adeguata formazione iniziale o a piani formativi poco efficaci. Solo il 41% ha dichiarato di aver ricevuto un vero programma dedicato, mentre il 36% giudica gli investimenti formativi dell’azienda insufficienti.
La tecnologia, se da un lato rappresenta un alleato fondamentale, dall’altro impone un impegno cognitivo molto più alto. I manager devono conoscere e guidare l’adozione di strumenti digitali, integrandoli nei processi e indirizzandoli strategicamente. Tuttavia, la distanza tra teoria e pratica resta ampia: un manager su due non riesce ad applicare quanto imparato durante i programmi di leadership. Il risultato è una figura dirigenziale spesso lasciata sola in un contesto che richiede lucidità, visione e capacità di guidare il cambiamento.