Superbonus 110, altro che cancellato per sempre: esiste ancora e puoi ottenerlo così | Chi è in questa lista può saltare di gioia già

Facciata condominio (PIXABAY FOTO) - managementcue.it
Superbonus 110, non è ancora finita: ecco chi può ancora usufruirne e come fare per accedere al servizio prorogato.
Il Superbonus 110%, nonostante le recenti modifiche e restrizioni, non è del tutto scomparso. Alcune categorie di contribuenti possono ancora beneficiare di questa agevolazione, ottenendo un notevole risparmio sulle spese di ristrutturazione.
Questo articolo esplora le opportunità residue per accedere al Superbonus 110%, fornendo una guida dettagliata per chi rientra nelle categorie agevolate. Gli abitanti delle zone terremotate o alluvionate, le Onlus e le famiglie indigenti rientrano tra i soggetti che possono ancora accedere al Superbonus 110%.
Inoltre l’Agenzia delle Entrate ha chiarito i casi in cui non si applica la tassa sugli immobili ristrutturati, introdotta a gennaio. Questa precisazione è fondamentale per chi intende vendere l’immobile ristrutturato entro 10 anni.
Il governo ha stanziato fondi specifici per sostenere le famiglie indigenti e per agevolare la ricostruzione nelle zone colpite da eventi calamitosi. Invece ci sono alcune categorie che devono rispettare determinati requisiti per poter beneficiare del Superbonus 110%, dimostrando un impegno concreto in attività di servizio sociosanitario e assistenziale.
Chi può ancora accedere al Superbonus 110%
Gli abitanti dei Comuni colpiti da terremoti e alluvioni, come Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Ischia, l’area dell’Etna e dell’Umbria, possono usufruire del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2025. Il governo ha stanziato 400 milioni di euro per finanziare questi cantieri, riconoscendo l’importanza di agevolare la ricostruzione in queste zone.
Le Onlus, le organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps) possono accedere al Superbonus 110% se rispettano determinati requisiti, come l’iscrizione nei registri e l’assenza di compensi per i membri del cda. Questi requisiti mirano a garantire che l’agevolazione sia destinata a organizzazioni che operano senza scopo di lucro.

Famiglie indigenti e tassa sugli immobili ristrutturati
Le famiglie indigenti con un reddito di riferimento non superiore a 15 mila euro e lavori di ristrutturazione avanzati almeno al 60% entro il 31 dicembre 2023 possono richiedere un contributo per completare i lavori, con un tetto massimo di spesa di 96mila euro. Questo sostegno è fondamentale per chi, a causa della riduzione dello sgravio, non avrebbe potuto completare i lavori.
La tassa sugli immobili ristrutturati, introdotta a gennaio, non si applica a chi vende la propria abitazione principale o a chi ha ereditato o ricevuto in donazione una seconda casa. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito i casi in cui non si applica questa tassa, fornendo importanti delucidazioni per chi intende vendere l’immobile ristrutturato.