TARI, “non la pago da 15 anni e nessuno mi ha fatto nulla” | Questo furbetto napoletano ha capito come sovvertire il sistema

La scoperta di un signore napoletano

Come fare a non pagare più la TARI? (Canva) - managementcue.it

Il pagamento delle tasse è un qualcosa da cui nessuno può astenersi. Tranne per un signore napoletano, che ha scoperto come non pagare.

Il calcolo delle tasse è un processo complesso dipendente da diversi fattori: fra cui il tipo di reddito, le detrazioni applicabili, e le aliquote fiscali stabilite dalla normativa vigente. E ogni Stato, adotta un sistema fiscale specifico, il quale determina come e in quanto i cittadini e le imprese debbano contribuire alle finanze pubbliche.

Le tasse sul reddito, per esempio, vengono calcolate applicando un’aliquota percentuale sul reddito imponibile: cioè, il reddito totale al netto delle spese deducibili. E le aliquote, esser progressive, aumentando all’aumentare del reddito. O proporzionali, in caso di percentuale fissa.

Anche le imposte indirette come l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), son calcolate applicando una percentuale sul prezzo di beni e servizi. Mentre le aliquote variano in base alla categoria di prodotto o servizio.

Infine, ci son le tasse locali e patrimoniali, come l’IMU (Imposta Municipale Unica), le quali si generano in base al valore catastale dell’immobile, o ad altri parametri stabiliti dai comuni. E dopo l’IMU, nient’altro?

Cos’è la TARI, e chi deve pagarla

La TARI (Tassa sui Rifiuti) è un’imposta locale destinata a finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Identificata dal codice tributo 3944, e che dev’esser pagata da tutti i cittadini e le imprese che possiedono, o detengono, un immobile; sia ad uso abitativo, che commerciale, poi. Obbligo, inoltre, sussistente anche se non si utilizza l’immobile in questione. L’importo, nello specifico, vien calcolato in base alla superficie dell’immobile, e al numero degli occupanti, secondo le disposizioni stabilite dal Comune di riferimento.

Se la TARI non vien pagata entro la scadenza, il Comune può inviare un avviso di sollecito; e se il contribuente continua a non versare l’importo, emettere un Avviso di Accertamento, il quale prevede l’applicazione di sanzioni e interessi. Motivo per cui, se il pagamento non avviene entro 60 giorni dalla notifica dell’Avviso di Accertamento, il debito diventa automaticamente esecutivo. Potendo, il Comune, quindi avviare procedure di riscossione coattiva, come il fermo amministrativo sui veicoli, il pignoramento dello stipendio o del conto corrente; e nei casi più gravi, l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile.

Quando non devi pagare più la TARI?
Quando cade i prescrizione la TARI (Canva) – managementcue.it

Prescrizione della TARI

Il termine di prescrizione della TARI è di cinque anni, come stabilito dall’articolo 2948 del Codice Civile. E la prescrizione decorre dalla scadenza del pagamento, potendo tuttavia esser interrotta da atti formali, come solleciti, avvisi di accertamento, o cartelle esattoriali. E in tal caso, il conteggio della prescrizione ripartire da zero. Mentre il Comune, richiedere il pagamento solo per gli ultimi cinque anni, salvo appunto interruzioni.

Per evitare conseguenze gravi, il contribuente può mettersi in regola attraverso il pagamento spontaneo dell’importo dovuto, e spesso con la possibilità di ottenere una riduzione delle sanzioni, se il pagamento avviene entro un certo termine. Molti Comuni offrono anche la possibilità di rateizzare il debito. Oltre che l’opzione di ravvedimento operoso, il quale consente di regolarizzare la posizione con sanzioni e interessi ridotti. A condizione, naturalmente, che il pagamento avvenga prima della notifica di un Avviso di Accertamento.