“Sei assunto ma devi pagarci tu”, tutti lo chiedono ormai | Per trovare lavoro devi prima dissanguarti

Illustrazione di una persona triste (PIXABAY FOTO) - www.managementcue.it
Purtroppo è la cruda realtà, in alcuni luoghi funziona ancora così e trovare lavoro diventa un’impresa impossibile.
Ci sono lavori che, a dirla tutta, non sono proprio lavori. Ti chiedono tempo, energie, magari anche competenze… e alla fine non ti pagano. Anzi, a volte sei tu che ci rimetti, tra spostamenti, pasti fuori casa o addirittura “contributi volontari” per partecipare.
Succede spesso con certi stage o collaborazioni “formative”, dove ti vendono l’idea che stai imparando, ma in realtà stai solo facendo il lavoro di qualcun altro gratis. E intanto l’esperienza la fai, sì, ma il conto lo paghi tu.
Poi ci sono anche quei casi assurdi in cui ti fanno pagare per lavorare. Tipo corsi obbligatori, divise da acquistare, spese iniziali per “entrare nel sistema”… e tu ci caschi perché pensi che magari porterà a qualcosa di serio.
Alla fine ti senti sfruttato e pure un po’ fregato. Perché un lavoro, se è tale, dovrebbe almeno rispettare il tuo tempo. E invece certe volte sembra che il rispetto sia l’unica cosa che manca.
Cosa troverai in questo articolo:
Quando ti illudono con un lavoro…
Hai mai ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto, risposto per curiosità o speranza, e sentito una voce registrata dire: “Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, scrivici su WhatsApp”? Se ti è capitato, tranquillo, non sei solo. Sta succedendo a un sacco di persone. Il tono sembra pure gentile, professionale… quasi ti fa sentire “selezionato”. Ma no, non è un’azienda interessata a te: è una truffa bella e buona.
E la cosa preoccupante è che ci caschi facilmente, soprattutto se in quel periodo hai davvero mandato qualche candidatura. Basta poco per pensare “forse è una di quelle a cui ho risposto ieri…”. Invece è una trappola, e l’unico curriculum che vogliono è quello dei tuoi dati personali.

Come funziona e cosa fare
Il trucco è semplice e subdolo. La telefonata non nomina nessuna azienda specifica, così da “funzionare” su chiunque abbia mandato un cv di recente. Se segui le istruzioni, ti viene chiesto di scrivere su WhatsApp a un certo numero. E lì inizia il vero inganno: ti propongono dei piccoli incarichi online, cose banali come mettere like a dei video o seguire dei profili, promettendo soldi in cambio, magari via bonifico.
Ovviamente il pagamento non arriva mai. Quello che si portano a casa loro, invece, sono i tuoi dati: numero, nome, forse anche qualche informazione in più se, in buona fede, la lasci nel corso della conversazione. Insomma, è una classica esca digitale. Il consiglio? Appena ricevi una chiamata simile, chiudi subito e blocca il numero. Se hai già scritto su WhatsApp… cancella tutto, non condividere più nulla e segnala.