Ultim’ora, “meritate 4000 euro in più in busta paga”: confermata la legge | Chi ha iniziato a lavorare quest’anno li prende

Soldi in busta paga illustrazione (Canva foto) - managementcue.it
Hai iniziato a lavorare quest’anno? Allora potrebbero spettarti 4000 euro in più in busta paga. Scopri se li puoi ottenere.
Per chi ha appena iniziato a lavorare nel settore pubblico, il 2025 si è aperto con un’inaspettata novità. Non si tratta di aumenti contrattuali, né di bonus una tantum, ma di un meccanismo normativo che potrebbe fare una grande differenza in busta paga per chi si trova in particolari condizioni di salute.
Fino a poco tempo fa, l’invalidità rappresentava una barriera quasi insormontabile per restare al lavoro nella Pubblica Amministrazione. Chi riceveva un assegno di invalidità, infatti, era spesso costretto a uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, con tutte le conseguenze economiche del caso. Ma qualcosa è cambiato.
Una nuova legge, passata un po’ sotto silenzio, ha riscritto le regole del gioco. Ora, per una parte dei nuovi assunti, esiste la possibilità concreta di ricevere un assegno extra pur continuando a lavorare. Una somma che, su base annua, può arrivare a cifre molto interessanti, facendo salire di parecchio il reddito netto.
Il punto chiave? Non tutti ne hanno diritto. Le condizioni sono precise, i criteri stringenti, ma per chi rientra nei requisiti, l’opportunità è reale e può valere più di quanto si immagini.
Cosa troverai in questo articolo:
Nuove tutele per chi entra nella PA dopo il 15 marzo
Con l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 25/2025, i lavoratori assunti a partire dal 15 marzo nella Pubblica Amministrazione e iscritti a una delle casse previdenziali indicate (come CTPS, CPDEL, CPS e altre) possono cumulare, in maniera parziale, l’assegno ordinario di invalidità con lo stipendio.
Questa novità, come ricorda anche Brocardi, si applica solo a chi possiede un’invalidità riconosciuta superiore al 66% e ha versato i contributi richiesti. Si tratta di una svolta significativa: fino ad ora, nel pubblico impiego, un lavoratore invalido doveva scegliere tra lavoro e sostegno economico. Ora, invece, può mantenere entrambi, seppur con alcune limitazioni.

L’assegno di invalidità vale in media 4000 euro l’anno
In termini concreti, l’assegno ordinario di invalidità ha un valore medio di circa 350 euro al mese, cioè poco più di 4000 euro l’anno. Una cifra che può incidere notevolmente sul reddito complessivo, soprattutto per chi ha appena iniziato e percepisce uno stipendio base.
Il cumulo resta parziale e proporzionale: più alto è lo stipendio, minore sarà l’assegno. Ma per chi entra oggi nel settore pubblico e rientra nelle condizioni previste dalla legge, questa nuova misura rappresenta una forma di tutela concreta, traducibile in una somma extra che può arrivare in busta paga senza dover rinunciare alla propria attività lavorativa.