Negli USA 1 famiglia su 245 vive senza acqua corrente: un problema in crescita dal 2008

Paesi senz'acqua, è crisi in questi luoghi del mondo (Freepik Foto) - www.managementcue.it
Negli Stati Uniti, un numero crescente di famiglie vive senza accesso all’acqua corrente, un fenomeno che sta assumendo proporzioni preoccupanti.
Secondo una recente ricerca pubblicata su Nature Cities, oggi circa una famiglia su 245 è priva di acqua in casa, un dato che si è aggravato dal 2008. Il problema non è più confinato alle aree rurali, ma si è spostato nelle grandi città, comprese metropoli tradizionalmente considerate benestanti come New York, San Francisco e Los Angeles.
Questo fenomeno, noto come plumbing poverty (povertà idraulica), è il risultato di una combinazione di fattori economici e sociali. Il costo della vita è in costante aumento e molte persone a basso reddito non riescono più a sostenere le spese per l’acqua. Alcune famiglie vengono private del servizio per il mancato pagamento delle bollette, mentre altre sono costrette a vivere in abitazioni fatiscenti senza impianti idraulici adeguati.
La crisi abitativa gioca un ruolo centrale in questa emergenza. L’aumento vertiginoso degli affitti e il declino dell’edilizia pubblica hanno spinto molte persone a vivere in condizioni inaccettabili. Alcuni si trovano costretti a occupare magazzini o strutture non progettate per uso residenziale, spesso prive di accesso a servizi essenziali come l’acqua corrente. In altri casi, gli affittuari non possono permettersi di lasciare case in cui i proprietari non effettuano le riparazioni necessarie.
Oltre all’aspetto economico, questa emergenza colpisce in modo sproporzionato le comunità di colore. In molte città, tra cui Los Angeles e Miami, oltre il 70% delle persone senza accesso all’acqua appartiene a minoranze etniche. Questo dato evidenzia profonde disuguaglianze strutturali che rendono il problema non solo una questione di povertà, ma anche di giustizia sociale.
L’Influenza della crisi finanziaria del 2008
L’attuale emergenza ha radici profonde nella crisi finanziaria del 2008. Dopo il crollo del mercato immobiliare, il numero di case pignorate è aumentato drasticamente, lasciando molte famiglie senza alternative abitative adeguate. I costi delle abitazioni sono schizzati alle stelle, mentre gli stipendi sono rimasti stagnanti, rendendo sempre più difficile sostenere spese di base come quelle per l’acqua.
Dal 2017 in poi, la situazione è peggiorata ulteriormente, con un’espansione del problema a città che in precedenza non ne erano colpite, come Houston, Atlanta e Portland. L’incapacità di pagare le bollette ha portato a un numero crescente di interruzioni del servizio idrico, spesso senza che vi siano politiche efficaci per aiutare le famiglie in difficoltà.

Soluzioni possibili e ostacoli
Affrontare questa crisi richiede interventi su più fronti. Un primo passo sarebbe una riforma dei programmi di assistenza per il pagamento delle bollette, che spesso non riescono a coprire tutte le famiglie in difficoltà. Inoltre, sarebbe necessario migliorare la raccolta dati sulla disponibilità di acqua nelle abitazioni, in modo da monitorare meglio il fenomeno e intervenire con politiche mirate.
Tuttavia, una soluzione duratura passa attraverso un cambiamento più radicale nelle politiche abitative. Solo investendo in edilizia accessibile e garantendo il diritto all’acqua come un servizio essenziale, gli Stati Uniti potranno sperare di risolvere un problema che, al momento, continua a crescere senza sosta.