“Mio padre è straniero” e tieniti questo aumento di stipendio: passata la ‘legge’ | C’è chi è diventato milionario così

Aumento di stipendio (Canva) - managementcue.it
Secondo le ultime disposizioni, e la classifica mondiale, potrà avvenire un aumenti di stipendio soprattutto per questo motivo.
Essere acculturati ed essere intelligenti, son due qualità spesso confuse, ma in realtà molto diverse. L’acculturazione si riferisce, infatti, alla quantità di conoscenze acquisite attraverso lo studio, la lettura e l’esperienza. Motivo per cui, una persona acculturata ha un vasto bagaglio di informazioni, e una buona padronanza di argomenti complessi.
L’intelligenza, invece, è la capacità di elaborare informazioni, risolvere problemi, e adattarsi alle situazioni nuove. Una persona intelligente è, non a caso, in grado di ragionare rapidamente, trovare soluzioni creative, e comprendere dinamiche complesse, anche senza una preparazione formale.
Una persona può esser acculturata, ma non particolarmente intelligente; così come può esser molto intelligente, seppur senza avere una formazione accademica approfondita. In altre parole, le due qualità non sempre vanno di pari passo.
L’ideale sarebbe un equilibrio fra le due: un’intelligenza vivace, supportata da una solida cultura. Che permetta, insomma, di affrontare le sfide della vita con maggior sicurezza e competenza.
Cosa troverai in questo articolo:
Classifica globale del QI
Le nazioni con il QI medio più alto, si trovano principalmente in Asia. In cui, Hong Kong e Singapore guidano la classifica, con un QI medio di 108; seguiti dalla Corea del Sud, con 106; e da Giappone e Cina, entrambi con una media di 105. Taiwan, rispetto alle altre, si posiziona poco dopo, con un QI medio di 104. Risultati che riflettono proprio sistemi educativi altamente sviluppati; un forte investimento nella formazione; e un contesto culturale il quale valorizza, infatti, lo studio e l’apprendimento.
L’Italia, invece, si distingue in Europa con un QI medio di 102, posizionandosi al primo posto nel continente. Seguono Islanda, Mongolia e Svizzera, con un QI medio di 101. Austria, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Regno Unito, fanno registrare una media di 100; dimostrando, quindi, un livello d’intelligenza elevato e costante, nel panorama europeo. Un risultato, questo, evidenziante l’importanza di un sistema educativo solido, e di una cultura che promuove la crescita intellettuale.

Situazione stabile, nelle Americhe e in Europa orientale
Canada, Germania, Polonia e Finlandia, mostrano un QI medio di 99; seguiti poi da Stati Uniti, Spagna e Francia, la cui media si attesta, invece, a 98. Russia, Ucraina e Moldavia, dal canto loro, hanno valori leggermente inferiori: ovvero, fra 96 e 97. Mentre l’America Latina, si posiziona più in basso, con Argentina e Uruguay a quota 93 e 96, rispettivamente.
Nelle ultime posizioni troviamo Grecia e Irlanda, con un QI medio di 92; seguite da Turchia e Croazia, con 90. Il Vietnam si ferma a 94, al contrario di Thailandia e Cambogia, dal QI medio di 91. Differenze (soprattutto quest’ultime) le quali, tuttavia, riflettono solo in parte le disparità nei sistemi educativi, nelle condizioni economiche, oltre che nell’accesso alle opportunità di formazione.