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Balbuzie e lavoro: chi ne soffre ha meno probabilità di fare carriera e guadagnare di più

Come la balbuzie influisce sulle opportunità professionali e limitano le possibilità di carriera e guadagni? Scoprilo ora!

Una ricerca dell’Università della Florida ha rivelato che le persone che balbettano tendono a guadagnare meno, a sperimentare sottooccupazione e a esprimere una minore soddisfazione sul lavoro rispetto a chi non balbetta.

Secondo la ricerca, le disuguaglianze salariali sono evidenti in tutte le fasce di reddito, ma sono gravi per chi guadagna più di 100.000 dollari all’anno. Le persone che balbettano hanno meno probabilità di raggiungere questa soglia salariale, con una probabilità quattro volte inferiore rispetto ai non balbuzienti.

Lo studio ha anche messo in evidenza che la soddisfazione lavorativa tra coloro che balbettano è più bassa rispetto ai loro colleghi. Questo fenomeno è preoccupante perché la soddisfazione lavorativa è legata alla produttività, alla retention e alla stabilità del lavoro.

I ricercatori hanno constatato che coloro che balbettano, sin dalla giovane età, sono meno propensi a dichiarare di avere intenzione di proseguire gli studi universitari o di guadagnare un reddito di classe media. Come funziona?

Cosa troverai in questo articolo:

Come funziona

Le persone che balbettano tendono a sperimentare una minore soddisfazione lavorativa, fenomeno che si manifesta già nelle prime fasi della carriera. Lo studio ha evidenziato che, con il passare degli anni, la frustrazione e la difficoltà nella comunicazione continuano a crescere.

Questi aspetti influenzano l’autopercezione lavorativa e hanno anche un impatto diretto sulle possibilità di avanzamento. Molte persone con balbuzie tendono a ridurre le aspettative professionali. Così evitano carriere che richiedono una comunicazione verbale. Come risolvere?

Preoccupazioni al lavoro per un balbuziente (gpointstudio/Freepik) – www.managementcue.it

Le soluzioni per la ricerca

Le cause di queste disuguaglianze sono la discriminazione sul posto di lavoro, l’autostigmatizzazione e l’esaurimento derivante dallo sforzo per comunicare. L’effetto della balbuzie può persistere anche quando non esistono pregiudizi espliciti. La mancanza di un adeguato supporto per chi balbetta porta a un’esclusione dalle opportunità che richiedono forti capacità comunicative. Le implicazioni di questi risultati sono gravi, perché suggeriscono che le persone con balbuzie sono costrette a lottare contro una serie di ostacoli invisibili nel loro percorso professionale. La ricerca suggerisce che queste disuguaglianze possano essere affrontate solo con un cambiamento culturale.

Per combattere la discriminazione sul posto di lavoro e ridurre l’impatto negativo che la balbuzie ha sulle opportunità professionali, le aziende dovrebbero implementare politiche inclusive che incoraggino la pazienza e la comprensione. I colleghi e i superiori dovrebbero essere formati per riconoscere e affrontare le difficoltà di comunicazione in modo empatico, senza interrompere o sminuire chi balbetta. Creare spazi di lavoro che incoraggiano il supporto tra pari potrebbe essere cruciale per ridurre il senso di isolamento e frustrazione che molte persone con balbuzie provano. Infine, l’inclusività dovrebbe estendersi a tutti i livelli, e assicura che le opportunità di carriera siano basate sulle competenze e non sulla capacità di parlare in modo fluido. La notizia arriva da ScienceDaily.

Published by
Annarita Faggioni