PENSIONI, l’INPS stavolta l’ha combinata grossa: pensioni più basse per tutti a marzo 2025 | Milioni di 70enni disperati

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Pensionato lettera inps (Canva foto) - www.managementcue.it

Pensioni, a marzo 2025 importi ridotti per milioni di italiani: l’INPS l’ha fatta grossa, pensionati preoccupati.

Le pensioni sono il cuore della sicurezza economica per milioni di italiani. Eppure, ogni anno ci sono novità, cambiamenti e trattenute che rischiano di ridurre l’importo dell’assegno, creando incertezza e preoccupazione.

Negli ultimi anni, molti pensionati hanno visto il proprio potere d’acquisto diminuire. Il blocco della rivalutazione ha significato una perdita considerevole, con assegni che non crescono abbastanza per tenere il passo con l’inflazione. A tutto questo si aggiungono le tasse locali, che variano da regione a regione e incidono ulteriormente sull’importo netto che arriva sul conto.

Non solo gli assegni attuali sono a rischio, ma anche il futuro delle pensioni non sembra roseo. Le previsioni parlano di un’età pensionabile sempre più alta, con la soglia della pensione di vecchiaia che potrebbe salire fino a 68 anni e un mese nel 2040.

In tutto questo, anche le differenze tra le varie zone d’Italia pesano. Le tasse regionali e comunali non sono uguali ovunque, e in alcune città l’Irpef locale toglie ai pensionati più soldi rispetto ad altre. Così, due persone con la stessa pensione lorda possono ritrovarsi con assegni molto diversi a seconda di dove vivono.

Pensioni di marzo 2025: accrediti a scaglioni e importi più bassi

Per chi aspetta la pensione a marzo, c’è una doppia sorpresa, e nessuna delle due è piacevole. La prima riguarda i tempi di accredito: chi ritira i soldi in Posta riceverà l’assegno sabato 1 marzo, mentre chi ha l’accredito in banca dovrà aspettare fino a lunedì 3 marzo. Il motivo? Un banale gioco del calendario: il primo del mese cade di sabato, che per le Poste è lavorativo (anche se in forma ridotta), mentre per le banche no.

La seconda sorpresa, ancora più amara, riguarda l’importo della pensione, che potrebbe risultare più basso rispetto ai mesi scorsi. Il motivo sta nelle addizionali Irpef comunali, che iniziano a essere trattenute proprio in questo periodo dell’anno. E non è detto che gli importi siano gli stessi dell’anno scorso: ogni Comune decide autonomamente, e in alcuni casi le tasse locali potrebbero essere aumentate.

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Pensionata preoccupata (Canva foto) – www.managementcue.it

Milioni di pensionati preoccupati per gli assegni più leggeri

Come riportato da Quotidiano Nazionale, il problema tocca soprattutto gli anziani over 70, che si troveranno con un assegno ridotto e poche spiegazioni. Per chi vive con una pensione minima o comunque con un budget ristretto, anche una piccola trattenuta in più può fare la differenza a fine mese.

Per evitare brutte sorprese, l’unico consiglio utile è controllare il cedolino online sul sito dell’INPS. Ma questo non cambia la sostanza: per molti pensionati, marzo sarà un mese difficile, tra accrediti in ritardo e cifre più basse del previsto.