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Calcio e business: in Serie A nulla è lasciato al caso (o gratis)

In Serie A tutto ha un prezzo, anche i palloni dei gol. La nuova tendenza arricchisce sempre di più il settore calcistico.

Nel calcio moderno, il business è diventato una componente fondamentale per la sopravvivenza e la crescita dei club. Ogni dettaglio legato a una partita può trasformarsi in un’opportunità di guadagno, dagli sponsor sulle maglie ai diritti televisivi, fino alle esperienze esclusive per i tifosi.

La Serie A non fa eccezione, anzi: negli ultimi anni ha trovato modi sempre più creativi per monetizzare ogni aspetto del gioco.

Le innovazioni tecnologiche stanno poi rivoluzionando il modo in cui il calcio viene venduto. Oggi, per esempio, le pubblicità a bordo campo cambiano in base alla zona geografica di chi guarda la partita, grazie a un sistema avanzato di tracciamento delle immagini.

Le maglie delle squadre sono diventate veri e propri spazi pubblicitari, con più sponsor che si contendono la visibilità. E persino i palloni delle partite possono finire all’asta, come dimostra l’accordo tra la Serie A e la piattaforma Socios.

Il business dei palloni all’asta

Da qualche tempo, chi guarda una partita di Serie A potrebbe aver notato una scena particolare dopo un gol: l’arbitro prende il pallone, lo consegna a un addetto a bordo campo, e quest’ultimo lo infila in un sacco con la scritta “Socios”. In quel momento, sugli schermi TV appare un QR code, che permette ai tifosi di collegarsi al sito della piattaforma Socios e partecipare all’asta per acquistare quel pallone, certificato attraverso la tecnologia blockchain.

Questa iniziativa è frutto di una partnership tra la Lega Serie A e Socios, che ha trasformato i palloni delle partite in oggetti da collezione. Alcuni di questi vengono venduti a cifre sorprendenti: per esempio, il pallone con cui Romelu Lukaku ha segnato il gol decisivo in Napoli-Juventus è stato acquistato per 1.315 euro, mentre un tifoso dagli Stati Uniti ha speso 303 euro per il pallone dell’autogol di Marin Pongracic in Inter-Fiorentina. Anche l’autogol di Adam Marusic in Lazio-Napoli è ancora disponibile all’asta.

Campo di calcio (Canva foto) – www.managementcue.it

Sponsorizzazioni ovunque: il calcio è un grande mercato

Il business in Serie A non si ferma ai palloni venduti all’asta. Ogni dettaglio di una partita è sfruttato commercialmente, spesso con modalità innovative. I nomi degli stadi, le esperienze VIP, le pubblicità digitali e persino le zolle di campo virtuali sono solo alcune delle soluzioni adottate per generare nuovi introiti. Tutto ha un prezzo e nulla è lasciato al caso.

Come riportato da Il Post, la Serie A non è sola in questa tendenza. Anche i club seguono strategie simili, cercando di capitalizzare su ogni possibile asset. Dal merchandising alle collaborazioni con sponsor globali, il calcio si è trasformato in una gigantesca macchina economica, dove il valore di un club dipende sempre più dalle sue capacità di attrarre investimenti e monetizzare ogni aspetto dello spettacolo sportivo.

Published by
Ilenia Albanese