L’intelligenza artificiale può rendere il lavoro nel retail più innovativo e gratificante?

Soddisfazione dei dipendenti con l'IA

IA nel retail (Canva Foto) - www.managementcue.it

L’intelligenza artificiale può migliorare il lavoro nel settore del retail? Una ricerca risponde a questa domanda: ti lascerà senza parole!

Il commercio al dettaglio segue le tendenze e potrebbe essere tra i primi a mostrare le novità che, invece, potrebbero arrivare in seguito negli altri settori. Dare un’occhiata a quanto avviene nel retail può essere una mossa intelligente per tutelare i tuoi investimenti o per intravedere nuove opportunità di business.

Anche in questo mondo è intervenuta l’intelligenza artificiale. L’IA gestisce i processi, riduce i tempi e tiene conto di tutte le fasi di produzione e dei suoi protagonisti. Si parte dalle forniture all’ingrosso fino al benessere dei dipendenti anche nei periodi di punta.

Una ricerca della Florida Atlantic University ha concentrato l’attenzione sull’aspetto umano del lavoro, per vedere come l’intelligenza artificiale tiene conto dell’umano che lavora quando si parla di riorganizzare i processi produttivi.

Qual è la risposta che l’intelligenza artificiale ha dato e come la programmazione avanzata riesce ad avere empatia nelle connessioni con i dipendenti? Le conclusioni di questa ricerca potrebbero sorprenderti. Scoprile ora!

Come cambia il lavoro con l’IA

L’intelligenza artificiale applicata al commercio al dettaglio migliora l’efficienza e interviene sulla struttura dei turni di lavoro. Infatti, la programmazione avanzata consente ai dipendenti di dividere le operazioni complesse in pochi compiti facili da eseguire.

Le operazioni più ripetitive vanno a scomparire con il supporto dell’IA, anche se non parliamo di azioni che si svolgono davanti al computer. La ricerca congiunta di Florida Atlantic University e della Hanyang University di Seoul ha verificato come l’IA migliora la soddisfazione dei dipendenti che operano nel retail. Cosa hanno scoperto?

Dipendenti
Dipendenti nel retail (Canva Foto) – www.managementcue.it

Cosa ha rivelato lo studio

In questo studio, i ricercatori si sono richiesti se l’IA ha portato avanti criteri di affidabilità e trasparenza. In più, si sono chiesti in che misura l’IA è riuscita a capire i bisogni e le esigenze dei dipendenti. La rivista Journal of Retailing and Consumer Services ha pubblicato lo studio. Dalla ricerca è emerso che i dipendenti seguono di più i consigli dell’intelligenza artificiale se sentono che c’è un vantaggio per loro. Quando il sistema tiene conto dei bisogni, allora anche i dipendenti fanno del loro meglio. La rapidità e reattività tipica dell’uso dell’IA, invece, è passata in secondo piano. Questo aspetto è andato in controtendenza rispetto agli studi precedenti, che avevano però come soggetto il cliente del settore retail, e non il dipendente.

Se l’IA riesce a essere “empatica” con i dipendenti, allora questi sono portati a dare a loro volta il loro massimo. In più, si sentono soddisfatti del loro lavoro e il turnover si riduce. La ricerca ha messo in evidenza anche che i dipendenti che sono seguiti con un’intelligenza artificiale empatica riescono a generare idee innovative in autonomia e si sentono più vicini a quello che è il loro ruolo in azienda. Infatti, l’IA va a seguire quelle che sono le naturali inclinazioni del dipendente e questo aiuta a ottenere una consapevolezza maggiore: un entusiasmo che si manifesta anche nel processo di vendita. Per elaborare lo studio, i ricercatori hanno tenuto in considerazione l’e-commerce e i settori: alimentare, moda, bellezza, elettronica e servizi finanziari. Quasi il 63% del totale dei dipendenti intervistati è dirigente. La notizia arriva da sciencedaily.com.