LAVORO, se il tuo capo ti offre un po’ di acqua e non accetti perdi il posto: purtroppo è una regola a cui nessuno presta attenzione
Come capire se è il candidato ideale (Canva) - businesscue.it
Un buon recruiter, sa come riconoscere il candidato ideale per quel posto di lavoro. Motivo per cui, lo aiutano diversi test.
Presentarsi in modo adeguato a un colloquio di lavoro è fondamentale, per fare una buona impressione. Giacché il modo in cui ci presentiamo, può influenzare direttamente la percezione che l’intervistatore avrà di noi. Con un’adeguata preparazione che non riguarda, quindi, solo le competenze professionali, ma anche l’aspetto esteriore e la postura.
Vestirsi in modo appropriato è perciò il primo passo, per farsi valutare positivamente. Dovendo scegliere abiti che riflettano la cultura aziendale, mantenendo un aspetto professionale e ordinato. Anche la cura personale, gioca un ruolo essenziale nel creare un’immagine di serietà e professionalità.
Durante il colloquio, il linguaggio del corpo e la comunicazione verbale son essenziali. Essendo, quindi, necessario mantenere un atteggiamento positivo sicuro, ma mai arrogante. Dimostrando interesse per il ruolo e l’azienda, attraverso domande pertinenti.
In definitiva, dovendo esser ben preparati sul ruolo e l’azienda per cui ci si sta candidando. Tale da dimostrare di aver compiuto ricerche, così da aggiungere valore alla propria candidatura.
Cosa troverai in questo articolo:
Un momento cruciale
Il colloquio di lavoro è, dunque, uno dei momenti più delicati, nella ricerca di un impiego. Dovendo, troppi candidati, fare i conti con l’ansia, il timore di non esser all’altezza, e la paura di commettere errori. Benché oltre alla preparazione tecnica, spesso i selezionatori ricorrono a metodi non proprio convenzionali, per valutare la personalità dei candidati.
Fra i test più noti, c’è quello della birra, in cui il candidato vien invitato a un incontro informale in un bar. Il cui obiettivo è osservare la reazione del candidato in un contesto meno formale, e valutarne la capacità di adattamento; e il suo comportamento in situazioni di stress o di socializzazione. Un modo, quindi, per osservare la sua personalità, al di fuori dei tradizionali schemi di colloquio.
Il test dell’acqua: la nuova tendenza
Di recente è, invece, emerso un nuovo metodo: il cosiddetto test dell’acqua. Con il quale, durante il colloquio, vien offerta una caraffa d’acqua con un bicchiere, così che l’azienda (o il recruiter, in sé) possa osservare il comportamento del candidato. Bere con calma e a un ritmo normale, vien visto come un segnale di sicurezza e di controllo. Sebbene il test non riguardi, poi, solo la sicurezza, ma anche la capacità di gestire le situazioni con calma.
E un altro metodo interessante, riguarda l’offerta di una bevanda all’inizio del colloquio, con l’attenzione posta su ciò che accade alla fine. In questo caso, il selezionatore osserverà se il candidato ripone correttamente la tazza in cucina, ritenendo che tale gesto possa rivelare l’atteggiamento e il senso di responsabilità della persona. Piccolo e apparentemente insignificante, ma che può dirci molto sull’approccio del candidato al lavoro, nonché sulla gestione delle piccole responsabilità quotidiane.