UFFICIALE, chiedi il congedo parentale e ti licenziano per giusta causa: è successo già a decine di italiani | A lavoro devi stare e basta
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Licenziato per congedi (Canva Foto) - www.managementcue.it
Chiedere il congedo parentale può costarti il lavoro? Scopri quanto c’è di vero e cosa sta succedendo ora per i genitori!
Il congedo parentale è un diritto, ma voci di corridoio dicono che una persona avrebbe perso il lavoro per aver richiesto il congedo. Quanto c’è di vero in questa storia e come rispondere all’azienda in questi casi?
Chiedere il congedo è un diritto per assicurare tempo ai figli, ma alla fine anche rivolgendosi al tribunale, c’è chi si ritrova licenziato per giusta causa. Così non potrebbe prendere nemmeno la Naspi!
Le preoccupazioni dei genitori che lavorano potrebbero aumentare. Cosa sta succedendo in Italia? Da un lato si chiede alle famiglie di avere più figli e dall’altro non si aiutano con la gestione del rapporto lavoro e famiglia?
Il caso potrebbe aver fatto molto discutere sui social, ma quanto c’è di vero e come difenderti da una situazione del genere? Ecco tutto quello che c’è da sapere e quali sono le novità in arrivo per chi chiede ora il congedo parentale!
Cosa troverai in questo articolo:
Il congedo parentale
Il congedo parentale è un periodo di astensione dal lavoro concesso ai genitori lavoratori per prendersi cura dei figli. In Italia, la legge prevede che entrambi i genitori, la madre e il padre, hanno diritto a un periodo di congedo parentale, che può essere fruito anche insieme.
La durata massima del congedo parentale è di 10 mesi per la madre e 10 mesi per il padre, per un totale di 20 mesi se entrambi i genitori lo utilizzano. Il congedo parentale può essere frazionato in periodi più brevi, anche di un solo giorno, e può essere fruito fino all’ottavo anno di età del bambino. Ti raccontiamo una storia sul congedo parentale che farebbe discutere!
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Cosa è successo
Durante il periodo di congedo parentale, il genitore ha diritto a un’indennità economica, calcolata in base alla retribuzione media giornaliera del periodo precedente l’inizio del congedo. La Corte di Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento di un lavoratore che, durante il periodo di congedo parentale, aveva svolto un’altra attività lavorativa retribuita.
La Corte ha evidenziato che il lavoratore aveva svolto un’attività lavorativa continuativa, in palese contrasto con lo scopo del congedo parentale, che è quello di consentire ai genitori di dedicarsi alla cura dei figli. Il problema non era il congedo in sé, ma l’utilizzo improprio che ne era stato fatto. La notizia arriva da Brocardi.