Prezzi gonfiati e sconti fittizi? L’Antitrust apre un’istruttoria su Poltronesofà

Poltronesofà

Spot di Poltronesofà (screenshot Rai/YouTube) - www.managementcue.it

L’Antitrust ha aperto un’istruttoria su Poltronesofà: quali sono le accuse e come ha risposto l’azienda? Ecco cosa sta succedendo!

Poltronesofà è un’azienda nel settore dell’arredamento, nota per divani, poltrone e altri elementi d’arredo. La sua popolarità è cresciuta nel tempo grazie anche a una strategia di marketing efficace, basata su offerte settimanali e pubblicità televisiva.

Le campagne pubblicitarie di Poltronesofà potrebbero essere diventate un appuntamento fisso per molti telespettatori, con spot che promettono sconti imperdibili e promozioni a tempo limitato.

Sarebbero state sollevate preoccupazioni riguardo alla trasparenza dei prezzi e alla veridicità degli sconti annunciati. Secondo alcune segnalazioni, i prezzi di partenza sarebbero gonfiati per far apparire gli sconti più allettanti di quanto non sono in realtà.

Ora, l’Antitrust ha avviato un’istruttoria su Poltronesofà per fare chiarezza su queste accuse e verificare se l’azienda ha adottato pratiche commerciali scorrette. Come funziona questa pratica e come può concludersi?

L’istruttoria dell’Antitrust

L’istruttoria dell’Antitrust è un’indagine formale avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per verificare se un’azienda ha violato le norme a tutela della concorrenza e dei consumatori. L’istruttoria può essere avviata d’ufficio dall’Antitrust, oppure in seguito a segnalazioni da parte di consumatori, concorrenti o associazioni. Durante l’istruttoria, l’Antitrust raccoglie prove e informazioni sull’attività dell’azienda, come documenti, testimonianze e analisi di mercato.

L’obiettivo è accertare se ci sono pratiche commerciali scorrette o comportamenti anticoncorrenziali. Al termine dell’istruttoria, l’Antitrust può decidere di archiviare il caso se non riscontra violazioni, oppure di sanzionare l’azienda se accerta comportamenti illeciti. Le sanzioni possono consistere in multe, obblighi di modificare le proprie pratiche commerciali o, nei casi più gravi, la chiusura dell’attività. Cosa è successo a Poltronesofà?

Controlli AGCM
Controlli AGCM (Canva Foto) – www.managementcue.it

Il caso Poltronesofà

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un’istruttoria sulla nota azienda di arredamento Poltronesofà, per presunte pratiche commerciali scorrette. L’istruttoria riguarda l’applicazione di sconti che sarebbero calcolati in realtà su prezzi molto più alti di quelli di mercato, e quasi mai applicati dall’azienda: il prezzo scontato sembrerebbe più conveniente, ma in realtà non sarebbe molto distante da quello ordinario. Per esempio, un divano da 2.000 euro potrebbe essere aumentato a 3.000 euro per poi essere scontato del 50%, dando l’impressione di un risparmio maggiore rispetto a quello effettivo.

Il cliente penserebbe di risparmiare 1.500 euro, ma risparmierebbe 500 euro. Questa pratica porterebbe i consumatori ad acquistare a prezzi superiori, convinti di aver fatto un affare. Di fronte all’indagine dell’Antitrust, Poltronesofà ha diverse opzioni: collaborare fornendo informazioni e documenti, difendersi presentando memorie e contestando le accuse, oppure patteggiare e ammettere responsabilità e accettando una riduzione della pena. L’azienda ha già subìto una multa nel 2021 per pubblicità ingannevole e dovrà dimostrare di operare nel rispetto delle regole per evitare nuove sanzioni. L’indagine è ancora in corso e solo l’Antitrust potrà accertare la veridicità delle accuse e decidere se sanzionare o meno l’azienda. La notizia arriva da Il Post.