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Pensionati e soldi

Un'importante introduzione nell'ambito delle pensioni(Canva/Depositphotos foto) - www.managementcue.it

Una misura profittevole a vantaggio dei pensionati. Ecco come funziona e quali sono i requisiti necessari all’accesso

Lo strumento che permette ai lavoratori di ricevere un contributo anche una volta raggiunta l’età pensionabile è nota come pensione di vecchiaia, estesa a lavoratori autonomi, dipendenti e parasubordinati.

La possibilità di beneficiare di tale misura previdenziale è garantita soltanto quando il richiedente può attestare di aver raggiunto l’età pensionabile, certificando, inoltre, il requisito di contributi versati minimamente richiesto.

Nello specifico, per coloro che hanno versato un contributo entro il 1° gennaio 1996 potranno accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni di età, potendo attestare 20 anni di contributi versati.

Le persone che, invece, hanno versato il primo contributo dopo il limite della data del 1° gennaio 1996, avranno la facoltà di accedere alla misura previdenziale al compimento dei 67 anni di età, con almeno 20 anni di contributi alle spalle e solo se l’importo complessivo della pensione raggiunga i 538,69 previsti per l'”importo soglia” 2025.

Il funzionamento della misura previdenziale

Il fondo pensione aperto rappresenta una forma di previdenza privata, istituita da parte delle banche, delle imprese di assicurazione,, nonché delle SGR e delle SIM. Usufruendo del fondo pensione si ottiene la possibilità di destinare i propri risparmi per integrare la pensione standard con una complementare, che permetterà di affrontare eventuali situazioni di difficoltà personali e/o lavorative. Aderire al fondo pensione è possibile per tutti; esistono degli specifici contratti di lavoro che rendono possibile l’iscrizione direttamente al fondo pensionistico. Ma l’adesione al fondo è possibile anche su base collettiva, non estendibile ai lavoratori pubblici, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti.

Per aderire al fondo pensionistico è necessario recarsi presso la sede della società istitutrice del fondo pensionistico, ma è disponibile anche l’iscrizione direttamente via web. Ma come funziona il fondo? Bisogna versare la quota annua del TFR (Trattamento di Fine Rapporto), il contributo individuale – anche maggiormente rispetto a quanto previsto dagli accordi – e sarà possibile ricevere tale contributo aziendale soltanto in risposta al versamento del proprio contributo. Sarà consentito anche scegliere la linea di investimento più adeguata rispetto al rischio e agli anni mancanti al pensionamento, poi modificabile nel corso del periodo di usufrutto.

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Le prestazioni e i vantaggi del fondo pensione (Freepik foto) – www.managementcue.it

Come riscattare la propria posizione?

La valutazione del fondo pensione dovrà avvenire opportunamente al momento dell’adesione, ossia quando il soggetto interessato entra in possesso del documento “Informazioni Chiave per l’Aderente“, precisamente affidandosi alla voce “Scheda dei Costi“; qui sarà possibile ottenere le informazioni legate ai costi applicati del fondo pensione e al loro impatto sulla prestazione. Tutti coloro che raggiungono i requisiti di pensionabilità e possono attestare di avere almeno cinque anni di partecipazione al fondo potranno ricevere la pensione complementare, sottoforma di capitale accumulato in rendita, oltre ad un massimo fino al 50% del montante accumulato in un capitale.

La propria posizione potrà essere riscattata totalmente o parzialmente in determinate circostanze, come nel caso di invalidità permanente o inoccupazione per un periodo continuativo superiore a 48 mesi. E’ bene specificare che viene applicata un’aliquota del 23% nei casi di riscatti della posizione individuale, se questa avviene per le motivazioni precedentemente specificate. Il funzionamento della misura può essere consultato sul sito del Governo “Quello che Conta”.