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Anziani

Coppia di anziani (Depositphotos foto) - www.managementcue.it

L’attività fisica regolare è una pratica che non dovrebbe essere accantonata neanche quando si entra nella “terza età”.  Ecco perché sta assumendo un’importanza sempre maggiore

Dedicare uno spicchio della propria giornata al movimento fisico rappresenta un efficace metodo per mantenere uno stato equilibrato di salute, aiutando considerevolmente l’organismo a prevenire infezioni, malattie e problemi fisici, specie con il passare degli anni.

E’ naturale che quando si raggiunga una certa età, l’attività e la vitalità del proprio corpo comincino a subire un progressivo calo, inducendo spesso i soggetti ad interrompere la pratica attiva di sport e movimento a cui erano precedentemente abituati.

Eppure continuare ad impegnare il proprio corpo in simili esercizi rappresenta il modo naturale più efficace per prolungare la propria vita e migliorarne la qualità, a partire dalla resistenza fisica sino ad arrivare ai benefici generabili sotto il profilo mentale.

Appare chiaro come, proprio in virtù dell’età, applicare il piano d’allenamento giornaliero di un trentenne su un soggetto che abbia trenta o quarant’anni in più non rappresenti proprio la scelta più prudente e appagante sul lungo periodo, anzi. Ma affidarsi ad uno specialista per farsi consigliare il percorso più lineare alla propria situazione, può decisamente rivelarsi più prolifico.

Gli obiettivi da raggiungere

Il così detto “decreto anziani” rappresenta il Piano nazionale, ufficialmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.65 del 18 marzo 2024, volto a sostenere l’invecchiamento attivo degli anziani, in corrispondenza del mantenimento di un buono stato di salute. Il decreto è stato promulgato allo scopo di “promuovere la dignità, l’autonomia e l’inclusione sociale della popolazione anziana”, garantendo un efficace sistema di prevenzione della fragilità e mettendo a loro disposizione strumenti di telemedicina e sanità preventiva anche direttamente a domicilio.

In linea con la Missione 5 di Inclusione e Coesione, Componente 2 del PNRR, la finalizzazione del decreto s’intreccia proprio con il piano che mira al completamento degli obiettivi indicati, riguardanti proprio le politiche favorevoli alla popolazione anziana in Italia. Questo passa anche attraverso le iniziative volte a sostenere e promuovere l’attività sportiva per le persone appartenenti a tale categoria, già predisposti in alcuni singoli Comuni o Regioni dello Stivale. La volontà del Governo è, ora, quella di promuovere progetti volti ad incrementare la cultura del movimento anche nei soggetti d’età elevata. In questo scenario si inserisce un programma triennale – compreso tra il 2024 e il 2026 – prevedente l’effettuazione di attività quali pratica di attività sportiva organizzata e gruppi di cammino lungo percorsi urbani.

Attività fisica
Movimento fisico negli anziani (Depositphotos foto) – www.managementcue.it

Un’opera di tutela e prevenzione

Tra le varie misure disposte, un’importanza fondamentale viene rappresentata dalle iniziative preventive nei riguardi della fragilità dei soggetti anziani, nonché della promozione del loro stato di salute. Per fare in modo che questo obiettivo cruciale si concretizzi, è compito del Ministero della Salute promuovere campagne di sensibilizzazione e comunicazione volte a favorire l’inclusione sociale delle persone anziane, in linea con le linee guida del PNP (Piano Nazionale della Prevenzione).

In modo particolare, come già accennato, risulta essere fondamentale anche l’articolo 12 del decreto legislativo 15 marzo 2024, che inquadra come obiettivo fondamentale la “promozione dell’attività fisica e sportiva nella popolazione anziana“. La norma prevede l’effettiva concretizzazione delle iniziative e dei progetti volti a promuovere l’attività sportiva come un’efficiente strumento per prevenire i disagi fisici e migliorare il benessere psicofisico complessivo.