Satispay, applicherà una percentuale più alta (Canva) - managementcue.it
Con Satispay, puoi effettuare transazioni digitali senza alcun problema. Anche se, sta per introdurre una certa commissione.
A partire dal 7 aprile, il servizio di pagamenti elettronici via smartphone, “Satispay”, introdurrà una commissione dell’1% su tutte le transazioni effettuate nei negozi fisici; comprese quelle di importo inferiore ai 10 euro (finora, in realtà, esenti). Una commissione che sarà a carico degli esercenti, mentre per gli utenti, l’app rimarrà gratuita – senza alcun costo aggiuntivo per i pagamenti effettuati.
La novità, annunciata da Satispay e riportata dal Sole 24 Ore (lo scorso 10 febbraio), ha suscitato reazioni contrastanti fra i commercianti. L’azienda, per questo, ha sottolineato che la modifica in questione rientra in una strategia di lungo termine volta a garantire la sostenibilità del servizio e a mantenere un’elevata qualità dell’esperienza utente. Quindi, gli utenti finali continueranno a beneficiare di semplicità e comodità dei pagamenti elettronici, senza costi diretti.
Alberto Dalmasso, co-fondatore di Satispay, ha spiegato che la scelta di non applicare commissioni sui piccoli importi era inizialmente mirata a favorire un cambiamento delle abitudini di pagamento degli italiani. Giacché nel Bel Paese, infatti, il pagamento elettronico ha spesso incontrato resistenze, in particolare, per le transazioni di importi modesti. E a causa delle commissioni ritenute troppo elevate (specie, dai commercianti).
L’app Satispay si è diffusa rapidamente fra i piccoli esercentiproprio grazie alla sua politica iniziale favorevole e ai costi contenuti, rispetto a quelli inerenti i tradizionali circuiti bancari. Una nuova commissione che rappresenta, dunque, un punto di svolta, ma andandosi a inserire in un contesto di crescente accettazione dei pagamenti digitali (anche, di fondo, per cifre minime).
Secondo Dalmasso, oggi i negozianti son più propensi ad accettare pagamenti elettronici rispetto a prima, sebbene resti fondamentale attirare sempre più clienti verso l’uso di siffatte soluzioni digitali. L’introduzione della commissione, pertanto, mira a garantire la sostenibilità del modello di business, consentendo a Satispay di investire in nuovi servizi e miglioramenti tecnologici.
La scelta di introdurla, riflette, comunque, una tendenza più ampia relativa al settore dei pagamenti elettronici. D’altronde, negli ultimi anni, sempre più operatori hanno adeguato le proprie tariffe per far fronte ai costi di gestione e alle esigenze di innovazione. Un cambiamento, questo, che solleva interrogativi sulla competitività di Satispay con altri servizi di pagamento mobile – particolarmente presenti sul mercato, nonché utilizzati.
Per i commercianti, la nuova commissione rappresenta un costo aggiuntivo da considerare, soprattutto in un periodo complesso per il settore del commercio al dettaglio. Anche se, molti potrebbero continuare a preferire Satispay, grazie alla sua semplicità d’uso e agli utenti affezionati in crescita.
In definitiva, la scelta di Satispay (di introdurre la su detta commissione) potrebbe segnare un nuovo capitolo nella diffusione dei pagamenti elettronici in Italia. Evidenziando l’evoluzione delle abitudini di consumo, e la crescente necessità – per le aziende – di adattarsi a un mercato sempre più orientato al digitale.