Elon Musk con bandiera americana (screenshot @MarioNawfal/x.com) - www.managementcue.it
Come ha fatto Elon Musk a diventare ricco? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla sua ascesa nel mondo dei soldi.
La storia di Elon Musk è il perfetto esempio di come determinazione, visione e rischio possano trasformare un imprenditore in un’icona globale. Il suo percorso, iniziato con le start-up digitali degli anni ’90, lo ha portato a dominare settori ad altissimo impatto, come l’automotive elettrico e l’esplorazione spaziale.
Ciò che lo distingue non è solo la capacità di creare imprese di successo, ma l’ambizione quasi utopica di cambiare il mondo attraverso la tecnologia. Fin dall’inizio, il suo approccio è stato chiaro: puntare su idee considerate folli e renderle realtà. Questo gli ha permesso di accumulare una fortuna colossale, diventando uno degli uomini più ricchi della storia moderna.
Eppure, la strada non è stata lineare. Anzi, è costellata di crisi finanziarie, fallimenti e scelte azzardate che avrebbero messo in ginocchio chiunque. Ma Musk non è un imprenditore comune: ha saputo resistere alle avversità, reinvestendo tutto il suo capitale in progetti ancora più audaci.
Il risultato? Oggi il suo nome è sinonimo di innovazione e audacia, e il valore delle sue aziende continua a oscillare tra cifre che solo un decennio fa sarebbero sembrate impossibili.
Prima di diventare miliardario, Musk ha dovuto costruire da zero la sua credibilità nel mondo degli affari. Il suo primo grande successo è Zip2, una società nata per offrire servizi digitali ai giornali in un’epoca in cui Internet era ancora agli albori. L’idea funziona, e nel 1999 Zip2 viene venduta per 307 milioni di dollari.
Con la prima grande liquidità a disposizione, Musk decide di scommettere su un nuovo settore: la finanza digitale. Fonda X.com, una banca online che, dopo una fusione strategica, diventa PayPal. L’azienda esplode in pochi anni e nel 2002 viene acquisita da eBay per 1,5 miliardi di dollari. A quel punto, Musk si ritrova con circa 180 milioni di dollari in tasca.
A differenza di molti altri imprenditori che si sarebbero fermati qui, Musk fa una mossa inaspettata: invece di godersi la ricchezza appena acquisita, investe tutto in nuovi progetti, rischiando di perdere tutto.
Dopo l’exit di PayPal, Musk punta su due settori all’epoca considerati impossibili da scalare: l’automotive elettrico e l’esplorazione spaziale privata.
Nel 2002, fonda SpaceX, con l’idea di ridurre drasticamente il costo dei lanci spaziali e, in futuro, colonizzare Marte. I primi anni sono disastrosi: i primi tre lanci falliscono e l’azienda rischia di chiudere per mancanza di fondi. Ma nel 2008, con l’ultimo tentativo disponibile, il Falcon 1 raggiunge l’orbita. Questo successo convince la NASA a firmare un contratto da 1,6 miliardi di dollari, salvando SpaceX dal fallimento.
Nel frattempo, Musk entra in Tesla come principale investitore e presidente nel 2004. Il progetto è rivoluzionario: rendere le auto elettriche non solo sostenibili, ma anche desiderabili. Anche qui, i primi anni sono una battaglia contro problemi produttivi e scetticismo del mercato. Solo con l’arrivo della Model S nel 2012, Tesla inizia davvero a scalare, dimostrando che le auto elettriche possono essere più performanti di quelle a combustione.
Tesla non è solo un’azienda di successo, è un fenomeno finanziario senza precedenti. Nel 2020, la capitalizzazione dell’azienda supera i 500 miliardi di dollari, e nel 2021 sfonda il trilione, rendendo Musk uno degli uomini più ricchi del pianeta.
Oltre a Tesla e SpaceX, Musk diversifica il suo impero con Neuralink, azienda che lavora su interfacce neurali per connettere il cervello umano alle macchine, e The Boring Company, che punta a rivoluzionare il trasporto sotterraneo. Nel 2022, compra Twitter (ora X) per 44 miliardi di dollari, aggiungendo anche il settore social media alle sue sfide.
Il patrimonio di Musk è direttamente legato al valore delle sue aziende, il che lo rende incredibilmente volatile. A dicembre 2024, secondo Forbes, il suo valore netto tocca i 464 miliardi di dollari, rendendolo l’uomo più ricco del mondo. Due mesi dopo, Bloomberg ridimensiona la cifra a 402 miliardi, a causa delle fluttuazioni di Tesla e SpaceX.
Queste variazioni di decine di miliardi in pochi mesi sono dovute al fatto che gran parte della sua ricchezza è basata su azioni, e non su liquidità immediata. Ma Musk ha sempre dichiarato di non essere interessato ai soldi in sé, quanto al loro utilizzo per spingere l’umanità verso il futuro.
Nonostante le oscillazioni finanziarie, Musk continua a guardare avanti. SpaceX sta sviluppando Starship, il razzo che potrebbe rendere il viaggio interplanetario una realtà. Tesla punta sempre più sull’intelligenza artificiale e sui robotaxi autonomi, scommettendo su un futuro in cui possedere un’auto sarà superfluo.
Ma la sua vera ossessione rimane una sola: rendere la specie umana interplanetaria. La sua scalata miliardaria è solo un mezzo per un obiettivo più grande: portare l’uomo su Marte e rivoluzionare la civiltà come la conosciamo oggi.