PENSIONE, mazzata dietro il collo di tutti gli italiani: chi riceve questa intasca quattro soldi | Purtroppo non c’è nulla da fare

Pensione se ricevi questa riceverai quattro soldi

Cosa succede se ricevi questa pensioni - managementcue.it (DepositPhoto)

Arriva la mazzata per tutti gli italiani su un tema caldissimo come la pensione. Tutti coloro che ricevano questa incasseranno quattro soldi.

Nel 2025, l’APE Sociale continua ad essere una delle misure di sostegno per i lavoratori che desiderano anticipare il pensionamento. Sebbene non siano stati introdotti cambiamenti radicali, sono previsti alcuni aggiornamenti sulle modalità di accesso e sui benefici. In questo articolo, esploreremo come funziona l’APE Sociale nel 2025, chi può beneficiarne, quale sarà l’importo dell’assegno e le novità introdotte con la Legge di Bilancio.

L’APE Sociale è stata prorogata fino al 31 dicembre 2028 grazie alla Legge di Bilancio 2025 e al Decreto Fiscale. Questo anticipo pensionistico consente ai lavoratori di uscire dal mondo del lavoro prima di raggiungere l’età pensionabile, con l’INPS che fornisce un supporto economico fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Per quanto riguarda i requisiti, non sono stati apportati cambiamenti significativi, ma è importante sapere che l’accesso alla misura continua a essere legato a condizioni anagrafiche e contributive specifiche.

Nel 2025, per poter beneficiare dell’APE Sociale, i lavoratori devono aver raggiunto almeno 63 anni e 5 mesi di età e devono aver maturato un’anzianità contributiva che può variare tra i 28 e i 36 anni, a seconda della situazione. Inoltre, esistono delle agevolazioni per chi ha svolto professioni gravose, per le donne con figli e per chi si trova in difficoltà lavorative o familiari.

È possibile presentare domanda solo se si soddisfano i requisiti previsti dalla legge, che includono una serie di condizioni specifiche legate al tipo di lavoro svolto e alla situazione personale del richiedente.

Pensione, come funziona la misura nel 2025: le novità

L’APE Sociale è un’agevolazione che si attiva a domanda. Una volta verificati i requisiti, l’INPS provvede all’erogazione di un contributo mensile, fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Questo importo viene distribuito su 12 mensilità e dura fino a quando non si raggiunge la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata, a seconda dei casi. L’importo dell’assegno non supera i 1.500 euro mensili, ma varia in base alla pensione che il lavoratore maturerà una volta raggiunti i requisiti per il pensionamento definitivo.

Per ottenere l’APE Sociale, è necessario fare domanda online tramite il portale INPS. La domanda può essere presentata in determinati periodi dell’anno, con le scadenze principali fissate per il 31 marzo, il 15 luglio e il 30 novembre. È fondamentale tenere sotto controllo queste date, poiché le domande presentate dopo la scadenza potrebbero non essere prese in considerazione. Inoltre, le risorse finanziarie stanziate per questa misura potrebbero esaurirsi prima della fine dell’anno, limitando la possibilità di accesso.

Pensione se ricevi questa riceverai quattro soldi
L’ultima riforma sulla pensione preoccupa tutti – managementcue.it (DepositPhoto)

Novità e aspetti legati al calcolo dell’importo dell’APE Sociale: cosa cambia

Nel 2025, una delle novità più significative riguarda la possibilità di cumulare l’APE Sociale con redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, fino a un massimo di 5.000 euro lordi annuali. Tuttavia, l’anticipo pensionistico non può essere cumulato con i redditi derivanti da lavoro dipendente o autonomo ordinario. Questo cambiamento potrebbe influenzare alcune categorie di lavoratori, che ora possono integrare l’importo ricevuto senza compromettere completamente il loro reddito.

L’importo mensile dell’APE Sociale non può superare i 1.500 euro, ma è basato sulla pensione che il beneficiario maturerà al momento del pensionamento definitivo. Se la pensione calcolata è inferiore a questa soglia, l’importo dell’anticipo pensionistico sarà pari alla pensione stessa. Tuttavia, il sistema prevede che i contributi smettano di essere versati durante il periodo in cui si riceve l’APE Sociale, con conseguenze sulla futura pensione di vecchiaia.