Lavoro in Italia: il 51% pensa di cambiare azienda nel 2025
Cosa sta succedendo al mondo del lavoro in Italia? Più della metà vorrebbe scappare via. Ecco cosa sta accadendo!
Chi cerca lavoro oggi si trova di fronte a un mercato del lavoro con nuove professioni che emergono e altre che diventano obsolete. La competizione è alta e la ricerca di un impiego soddisfacente può essere lunga e impegnativa.
I giovani neolaureati o chi è alla ricerca di un primo impiego devono spesso confrontarsi con la mancanza di esperienza e la difficoltà di farsi notare. La formazione continua e l’acquisizione di nuove competenze, soprattutto nel digitale, sono importanti per aumentare le opportunità.
Anche i lavoratori più esperti che hanno perso il lavoro o che desiderano cambiare carriera devono reinventarsi e aggiornare le competenze. La ricerca di un nuovo impiego può essere un’occasione per mettersi in gioco e trovare un lavoro più in linea con le proprie aspirazioni.
Indipendentemente dall’età o dall’esperienza, chi cerca lavoro deve essere proattivo. Utilizzar i canali di ricerca online, partecipa a eventi di networking, invia candidature mirate e cura il curriculum vitae. Ecco cosa dicono gli ultimi dati!
Cosa troverai in questo articolo:
Job creeper o quiet quitter?
I Job Creeper sono quei lavoratori che non riescono a staccare dal lavoro. Questi individui controllano costantemente email e messaggi di lavoro, rispondono a chiamate e richieste anche durante il tempo libero, e si sentono in dovere di essere sempre disponibili e reperibili. Questo comportamento può portare a stress, burnout e problemi di equilibrio tra vita privata e professionale. I Job Creeper, spinti da un forte senso di responsabilità o dalla paura di perdere il lavoro, finiscono per sacrificare il loro benessere personale e le relazioni sociali sull’altare della carriera.
I Quiet Quitter, invece, sono quei lavoratori che si limitano a svolgere il minimo indispensabile, senza alcun coinvolgimento emotivo o entusiasmo per il lavoro. Questi individui svolgono le loro mansioni in modo meccanico e apatico, senza prendere iniziativa o interesse per la crescita professionale. Entrambi i fenomeni, Job Creeping e Quiet Quitting, sono sintomi di un malessere diffuso nel mondo del lavoro, che può avere conseguenze negative sia per i lavoratori che per le aziende. C’è anche chi pensa di cambaire lavoro. Cosa dicono gli ultimi dati?
Gli ultimi dati
Il report annuale Hays Salary Guide 2025 dipinge un quadro contrastante del mondo del lavoro italiano. Quattro lavoratori su dieci vivono una situazione di malessere. Questi ultimi, donne e over 50, sono pronti a cambiare lavoro nel 2025 (51%), motivatidalla mancanza di opportunità di crescita (44%), stipendio basso (43%), ruoli poco stimolanti (32%) e problemi con i manager (19%).
La retribuzione rimane un fattore importante, ma i lavoratori considerano sempre più i benefit (49%), ruoli e progetti stimolanti (43%), un ambiente di lavoro adeguato (43%), lo smart working (42%) e la crescita professionale (38%). Lo stipendio medio annuo lordo nel 2024 è di 56.000 euro, in aumento del 3,7% rispetto al 2023, ma la maggior parte dei lavoratori non ha ricevuto aumenti e non ne prevede per il 2025. Per molti, cambiare azienda sembra essere l’unico modo per ottenere un aumento di stipendio (32%). Per il 2025, il 55% delle aziende prevede aumenti salariali, ma contenuti (entro il 5%), mentre il 42% non prevede politiche retributive aggiuntive. La notizia arriva da MSN.