Il re delle auto chiude i battenti, fallita l’azienda numero uno in Europa: centinaia di famiglie rimaste senza un’entrata

Un’azienda importante sta per chiudere. Cosa sta succedendo? A rischio migliaia di lavoratori. Non c’è scampo.

Il settore automobilistico sta affrontando una crisi profonda, con conseguenze per l’economia globale. La pandemia di COVID-19, che ha interrotto le catene di approvvigionamento e ridotto la domanda, la carenza di semiconduttori per la produzione di auto moderne e la transizione verso la mobilità elettrica, sono tra le cause.

La crisi ha portato a un aumento dei prezzi delle auto a causa della minore disponibilità e della maggiore domanda. I tempi di consegna si sono allungati, con i consumatori ad attendere mesi, se non anni, per ottenere il veicolo desiderato.

La crisi ha avuto un impatto negativo sull’occupazione, con numerose aziende del settore costrette a ridurre il personale o a chiudere. È necessario investire in nuove tecnologie per rimanere competitivi.

Rafforzare le catene di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dai semiconduttori. La transizione verso la mobilità elettrica è anche un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro e sviluppare nuove competenze. Quale azienda sta rischiando ora?

Cosa sta succedendo

Immagina di essere il CEO di una grande azienda. Hai lavorato anni per costruire la tua attività, hai creato migliaia di posti di lavoro e hai contribuito al benessere di molte famiglie. Ma ora, a causa di una crisi economica o di cambiamenti nel mercato, sei costretto a prendere una decisione difficile: licenziare una parte dei tuoi dipendenti.

Ti senti responsabile per il loro futuro, per le loro famiglie, per i loro sogni. Sai che questa decisione avrà un impatto enorme sulla loro vita. Purtroppo, questo è accaduto davvero e a una grandissima azienda. Cosa è accaduto?

L’annuncio

Northvolt, il produttore svedese di batterie per veicoli elettrici, ha presentato istanza di fallimento (Chapter 11) negli Stati Uniti, un duro colpo per le speranze europee di avere un leader nel settore. La notizia mette in discussione la capacità dell’Europa di ridurre la dipendenza dai produttori cinesi di batterie come CATL e BYD. In seguito a questa crisi, il CEO, Peter Carlsson, ha annunciato le sue dimissioni.

Northvolt ha dichiarato di avere liquidità sufficiente per sostenere le operazioni solo per circa una settimana e ha ottenuto un finanziamento di 100 milioni di dollari per supportare il processo di bancarotta. Purtroppo, non si può più tornare indietro secondo gli addetti ai lavori. La notizia arriva da Forbes.