IVA, segna bene questa data: se la salti la sanzione è salatissima | Ti costa quanto un’auto nuova

IVA segna bene sanzione salatissima costa

La grande novità riguardante l'IVA - managementcue.it (DepositPhoto)

Se sei un possessore di partita IVA dovrai segnarti bene questa data. Se la salti la sanzione è salatissima: ecco quanto ti costa.

La dichiarazione Iva annuale rappresenta uno degli adempimenti principali per i titolari di partita Iva in Italia. Questo obbligo coinvolge coloro che operano nel settore dell’impresa, delle attività artistiche e professionali, con alcune eccezioni specifiche. Anche nel 2025, il processo per la compilazione e l’invio del modello rimane centrale, accompagnato da scadenze precise e importanti novità normative che richiedono particolare attenzione.

Dal 1° febbraio 2025, è possibile trasmettere il modello per le operazioni relative all’anno precedente. Per coloro che scelgono di inviare la dichiarazione annuale entro il 28 febbraio, sarà possibile evitare la presentazione della Lipe del quarto trimestre. Questa possibilità rappresenta un vantaggio operativo per i contribuenti, purché siano rispettate le regole di compilazione del Quadro VP, dove si riepilogano le liquidazioni dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Entro il 17 marzo, deve essere pagato il saldo Iva, mentre il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione annuale rimane il 30 aprile. I ritardi possono essere sanati entro 90 giorni con una sanzione ridotta, ma superati i termini, le penalità aumentano in modo significativo. Tra i vari strumenti disponibili, si segnala anche l’opzione della dichiarazione precompilata, accessibile tramite il portale “Fatture e corrispettivi”, che offre maggiore praticità nel calcolo dell’imposta e nella gestione di eventuali correzioni.

Le specifiche tecniche per la compilazione, pubblicate dall’Agenzia delle Entrate, contengono tutte le indicazioni utili per evitare errori formali o scarti durante la trasmissione. È fondamentale rispettare le regole di formattazione e arrotondamento degli importi, per garantire una trasmissione corretta e valida. Ma quali sono le principali novità di quest’anno?

Novità della Dichiarazione Iva 2025: tutte le modifiche

Per il 2025, alcune importanti modifiche interessano i contribuenti. Tra queste, il nuovo rigo VO18 nella sezione 1 del modello, dedicato alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale in regime forfettario. Inoltre, nella sezione 2, il rigo VO27 è pensato per le imprese giovanili agricole che optano per un regime fiscale agevolato. Infine, il campo 2 del rigo VW26 riguarda i crediti trasferiti all’interno di società di gruppo che non rientrano più nella categoria delle società di comodo.

Queste novità mirano a semplificare la gestione fiscale per alcune categorie specifiche e a incentivare settori strategici, come l’agricoltura giovanile e il terzo settore. È importante, per i contribuenti interessati, familiarizzare con queste modifiche per evitare errori e sfruttare appieno i benefici fiscali previsti.

IVA segna bene sanzione salatissima costa
Segnati bene questa data, rischi di pagare tantissimo – managementcue.it (DepositPhoto)

Obblighi e esenzioni per il 2025: sono obbligati a presentare la tua dichiarazione

Non tutti i contribuenti sono obbligati a presentare la dichiarazione annuale. Esistono infatti categorie esonerate, come i produttori agricoli in regime agevolato, i contribuenti che operano esclusivamente con operazioni esenti e coloro che rientrano nei regimi forfettari. Tuttavia, per chi è obbligato, la dichiarazione rappresenta un momento cruciale per regolare i conti con l’Erario.

Per i soggetti non residenti o le aziende estere che operano in Italia, l’obbligo di presentazione rimane, con la possibilità di avvalersi di intermediari o rappresentanti fiscali. In ogni caso, la trasmissione telematica e il rispetto delle specifiche tecniche sono requisiti imprescindibili. Concludendo, la dichiarazione Iva 2025 porta con sé sia nuove opportunità che sfide. Rispettare le scadenze e utilizzare le risorse messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate può fare la differenza nel semplificare il processo e garantire il rispetto degli obblighi fiscali.