INPS, ti ‘regala’ 1500 euro se non lavori tutto l’anno: nel 2025 ha deciso di fare questo regalo | Come ottenerli subito
Un bonus che l’INPS darà ad alcuni utenti a partire dal 2025. La somma si aggira a 1500 euro se non lavori tutto l’anno.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) rappresenta uno dei cardini fondamentali del sistema di welfare italiano. Fondato nel 1933, questo ente pubblico ha l’obiettivo primario di garantire la tutela economica ai lavoratori e ai cittadini nei momenti di difficoltà, attraverso il pagamento di pensioni, indennità di disoccupazione, sussidi di malattia e altre prestazioni sociali.
L’INPS svolge un ruolo cruciale in una società complessa come quella contemporanea, dove la sicurezza economica delle persone può essere minacciata da eventi imprevedibili, come la perdita del lavoro o problemi di salute.
L’ente si finanzia principalmente attraverso i contributi obbligatori versati dai lavoratori e dai datori di lavoro, un sistema che riflette il principio della solidarietà: chi lavora oggi contribuisce al sostentamento di chi non può farlo.
Il compito principale dell’INPS è quello di erogare le pensioni, sia di vecchiaia che di invalidità. Tuttavia, negli ultimi anni, le sue funzioni si sono ampliate. L’istituto gestisce anche la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), che offre un sostegno economico ai disoccupati, e l’assegno unico per le famiglie con figli, una misura pensata per favorire la natalità e sostenere le famiglie italiane.
Cosa troverai in questo articolo:
Le sfide dell’INPS
Nonostante la sua importanza, l’INPS deve affrontare diverse sfide. Una delle principali è il problema dell’equilibrio finanziario. La diminuzione del tasso di natalità e l’invecchiamento della popolazione italiana mettono sotto pressione il sistema previdenziale, aumentando il numero di pensionati rispetto ai lavoratori attivi. Questa situazione rende urgente una riforma del sistema, che garantisca sostenibilità nel lungo termine.
Un’altra sfida è rappresentata dalla burocrazia e dalla digitalizzazione. Negli ultimi anni, l’INPS ha investito molto per rendere i suoi servizi più accessibili attraverso piattaforme digitali come il portale web e l’identità digitale SPID. Tuttavia, molte persone, specialmente anziani o individui con minori competenze tecnologiche, trovano ancora difficoltà nell’accedere a queste risorse.
Un nuovo indennizzo
L’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo è un sostegno economico strutturale introdotto nel 2024 in sostituzione della vecchia ALAS. Si rivolge a circa 21.000 operatori del settore, con l’obiettivo di tutelare chi alterna fasi di lavoro a periodi di inattività.
A partire dal 2025, grazie alla Legge di Bilancio, il limite reddituale per accedervi è stato innalzato a 30.000 euro e i requisiti sono stati resi più accessibili, riducendo il minimo di giornate di contribuzione richieste al Fondo Pensioni Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) da 60 a 51. L’indennità, calcolata in base alle giornate lavorative e alla media delle retribuzioni imponibili, viene corrisposta in un’unica soluzione ed è pensata per offrire un aiuto concreto durante i periodi di inattività.