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Chiara Ferragni, rinviata a giudizio per il “Pandoro gate” e le “Uova di Pasqua”

Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per il caso del “Pandoro-gate” e delle “Uova di Pasqua”. Scopri le possibili conseguenze.

Nel mondo dei social e dello spettacolo, il confine tra successo e polemica è sempre sottilissimo. Chiara Ferragni, regina indiscussa dell’influencer marketing, questa volta non è finita sulle prime pagine per una nuova collaborazione o per un traguardo imprenditoriale, ma per una vicenda giudiziaria che si complica sempre di più.

Negli anni, la Ferragni ha trasformato il suo nome in un vero e proprio brand, costruendo un impero fatto di moda, pubblicità e iniziative benefiche. Il suo potere mediatico è innegabile: ogni sua mossa diventa virale, ogni progetto si trasforma in un caso di studio. Eppure, proprio due di queste operazioni, legate a cause solidali, si sono rivelate un boomerang.

Il cuore della questione riguarda la comunicazione attorno al Pandoro Pink Christmas di Balocco, lanciato a Natale 2022, e alle Uova di Pasqua in collaborazione con Dolci Preziosi. Secondo la procura, il messaggio pubblicitario avrebbe lasciato intendere che, acquistando questi prodotti, si contribuiva a una donazione benefica. Ma il dettaglio cruciale è che quei fondi erano già stati versati prima della vendita, rendendo l’intera operazione più una strategia di marketing che una reale raccolta fondi.

La notizia del rinvio a giudizio ha immediatamente scatenato un’ondata di reazioni, tra chi sostiene Chiara a spada tratta e chi, invece, ritiene giusto andare a fondo. Lei, che fino a poco tempo fa sembrava sicura di poter archiviare tutto con una multa e qualche dichiarazione, ora dovrà affrontare un processo vero e proprio.

Chiara Ferragni, la citazione diretta e le accuse

Il 29 gennaio gli avvocati della Ferragni hanno ricevuto il decreto di citazione diretta a giudizio, segno che la procura considera solide le prove raccolte e ha deciso di saltare l’udienza preliminare. In altre parole, la questione arriverà direttamente in tribunale. Secondo l’accusa, la comunicazione della campagna pubblicitaria sarebbe stata ingannevole, perché lasciava intendere che parte del ricavato sarebbe stata destinata a una donazione futura, quando invece i soldi erano stati versati in precedenza.

Questo, oltre a creare confusione nei consumatori, avrebbe generato un ingiusto profitto di oltre 2 milioni di euro, senza contare il ritorno d’immagine positivo per l’influencer e le aziende coinvolte. Chiara Ferragni non è l’unica a doversi difendere. Tra gli indagati figurano anche il suo ex braccio destro Fabio Damato, l’amministratrice delegata di Balocco Alessandra Balocco e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID, la società dietro le Uova di Pasqua.

Chiara Ferragni (Instagram FOTO) – www.managementcue.it

Chiara Ferragni, la risposta degli avvocati

La difesa di Ferragni, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, ha subito preso posizione, ribadendo che questa vicenda non ha alcuna rilevanza penale. Secondo loro, ogni dubbio era già stato affrontato e risolto davanti all’Agcom, che aveva multato la Ferragni ma senza parlare di reati.Prima che la questione arrivasse in tribunale, la Ferragni aveva già cercato di chiudere la vicenda con accordi economici. Per la storia delle Uova di Pasqua, aveva accettato di donare 1,2 milioni di euro all’associazione benefica I Bambini delle Fate, mentre per il Pandoro aveva versato 200 mila euro a favore di un ente che aiuta donne vittime di violenza. Inoltre, aveva promesso rimborsi ai consumatori attraverso il Codacons.

Questo rinvio a giudizio arriva in un periodo decisamente complicato per Chiara Ferragni. Il suo matrimonio con Fedez è finito sotto i riflettori più del solito, tra voci di crisi e presunti tradimenti. Nel frattempo, la sua immagine pubblica ha subito diversi scossoni, culminati con il Tapiro d’Oro di Striscia la Notizia e le critiche per il suo ultimo spot pubblicitario.
Ora, oltre a gestire la sua vita privata e le sue aziende, dovrà affrontare anche un processo che potrebbe avere ripercussioni sul suo futuro. Resta da vedere se questa tempesta passerà senza lasciare danni o se, invece, segnerà un punto di svolta nella sua carriera.

Published by
Maria Francesca Malinconico