IMU, se abiti in questo comune italiano non lo paghi neanche sulla terza casa: è uno stratagemma legale al 100%

Tassa sulla casa

Tassa sulla casa (Depositphotos foto) - www.managementcue.it

In questo comune italiano, l’IMU è soltanto un brutto ricordo: non la paghi neanche sulla terza casa. Scopri tutti i dettagli!

L’IMU è da sempre una delle tasse più discusse dagli italiani. Si tratta di un’imposta che colpisce gli immobili e che, nonostante le tante modifiche subite nel tempo, continua a rappresentare un peso importante per i proprietari di case. Il suo scopo è finanziare i comuni, ma le regole su chi deve pagarla e su quali immobili sono soggetti a tassazione sono tutt’altro che semplici.

L’IMU riguarda principalmente le seconde case, i terreni, gli immobili di lusso e alcune particolari tipologie di fabbricati. Le abitazioni principali, invece, sono generalmente esentate, a meno che non appartengano a categorie catastali di pregio. Tuttavia, esistono situazioni in cui anche una seconda casa può godere di esenzioni o agevolazioni. Spesso, infatti, è proprio la legge a prevedere delle deroghe per chi si trova in condizioni particolari.

Uno degli argomenti più delicati legati all’IMU è proprio quello delle seconde case. Per molte persone non si tratta di un bene di lusso, ma di una necessità legata a motivi di lavoro, studio o esigenze familiari. In questi casi, l’obbligo di pagare l’IMU può risultare ingiusto, soprattutto se si tratta di un immobile utilizzato come abitazione principale da un membro della famiglia.

Un’altra situazione in cui l’IMU può essere ridotta o addirittura eliminata riguarda gli immobili inagibili o inabitabili. Se un’abitazione è inutilizzabile, infatti, è possibile richiedere una riduzione dell’imposta, purché si disponga della documentazione necessaria. Per questo motivo, conoscere le regole e le possibili eccezioni diventa essenziale per chiunque voglia risparmiare.

IMU sulla seconda casa: quando si può risparmiare

Una delle novità più interessanti in materia di IMU arriva dalla sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale. Questa decisione ha stabilito che, in alcuni casi, la seconda casa può essere considerata come abitazione principale. Ad esempio, se un coniuge risiede in un immobile diverso per motivi di lavoro, quella casa può essere esentata dall’IMU.

Per ottenere l’agevolazione è necessario dimostrare che la residenza e la dimora abituale si trovano effettivamente nell’immobile in questione. Come prova, vengono richieste documentazioni come certificati di residenza, bollette che attestino consumi regolari o altri documenti ufficiali che dimostrino l’uso continuativo dell’abitazione.

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Uomo che calcola tasse (Freepik Foto) – www.managementcue.it

L’esenzione IMU sulla terza casa in un comune italiano

E ora arriva la notizia davvero sorprendente: c’è un comune italiano dove è possibile non pagare l’IMU neanche sulla terza casa. Questo grazie a un particolare stratagemma legale che rientra pienamente nelle regole nazionali.

In pratica, il regolamento comunale prevede che la terza casa possa essere equiparata all’abitazione principale in determinate situazioni, permettendo così di beneficiare di un’esenzione totale. Si tratta di una scelta amministrativa che, oltre a rispettare la normativa, offre un grande vantaggio ai cittadini. Un esempio concreto di come le leggi possano essere interpretate per alleggerire il carico fiscale, senza infrangere nessuna regola.